Quello che segue è il documento che ha avuto il consenso dell'Assemblea Straordinaria dei radicali che si è conclusa oggi a Roma:
Roma, 22 aprile 2000
L'Assemblea Straordinaria dei soggetti dell'area radicale tenutasi a Roma il 20, 21 e 22 aprile 2000,
- ascoltate le relazioni di Emma Bonino, Marco Cappato e Marco Pannella;
- preso atto della grave battuta d'arresto subita dalla Lista Bonino in occasione della prova elettorale del 16 aprile, nella quale si è registrata una nettissima ridistribuzione di forze all'interno del sistema partitocratico, a danno di un centro-sinistra espressione del blocco di potere che domina l'Italia da ottant'anni, e a beneficio di uno schieramento di stampo reazionario teso a raccoglierne l'eredità piuttosto che a rappresentarne un'alternativa di segno liberale;
- ribadita la necessità che non sia sottratta al paese la possibilità di esprimersi sui sette quesiti referendari convocati per il 21 maggio prossimo, per compiere da subito un passo decisivo nella direzione della riforma americana del sistema elettorale, per abolire il finanziamento pubblico dei partiti, e per conquistare altre riforme fondamentali nel campo della giustizia e in quello economico-sociale;
- individuata l'opportunità e la necessità di continuare ad animare l'azione politica radicale anche e soprattutto a partire dal patrimonio rappresentato dalla presenza dei sette deputati radicali al Parlamento Europeo e dei cinque Consiglieri regionali eletti in Piemonte e il Lombardia, oltre che dalle iniziative incardinate in questi anni sul fronte della denuncia e della lotta contro il carattere letteralmente fuori-legge dell'azione delle nostre istituzioni e contro il sempre più grave e sistematico attentato ai diritti politici ed umani dei cittadini italiani, sul fronte antiproibizionista e antifondamentalista e sugli altri fronti aperti dalle iniziative transnazionali del Partito Radicale;
- PRENDE ATTO dell'avvenuta convocazione del Comitato di coordinamento dei radicali per la rivoluzione liberale e gli Stati Uniti d'Europa per la giornata di venerdì 28 aprile 2000, con il compito, tra l'altro, di discutere e decidere sulle annunciate dimissioni dei suoi organi dirigenti.