Dichiarazione di Marco Cappato, coordinatore dei radicali e eurodeputato della Lista Bonino:

Roma, 8 maggio 2000

"Nella vicenda delle liste elettorali, il capogruppo di Forza Italia al Senato Enrico La Loggia, più che fare opposizione al Governo ha deciso di fare opposizione alla Costituzione e al buonsenso. La Loggia definisce un "oltraggio " la possibilità che si ricorra al decreto legge. Per lui, dunque, il fatto che la partita del 21 maggio sia truccata è secondario. Così come è un dettaglio il fatto che i tempi del Parlamento per l'esame del disegno di legge siano incompatibili con la necessità di sanare questa situazione. La Loggia finge di dimenticare uno dei clamorosi precedenti: nel 1995 - governo Dini- l'allora Ministro della funzione pubblica Franco Frattini - oggi esponente di spicco di Forza Italia- in occasione di una consultazione amministrativa, spostò di 4 giorni - con decreto- la presentazione delle liste elettorali per consentire la raccolta delle firme. Ma al di là del merito, la sortita di La Loggia si inserisce pienamente in una campagna di sostanziale boicottaggio dei referendum, nonostante lo s

tesso La Loggia abbia rivendicato negli scorsi mesi come gli obiettivi referendari siano, almeno a chiacchiere, parte integrante dei programmi di Forza Italia. Ad oggi la coincidenza di strategie di Forza Italia e dei suoi colonnelli con il livore anti-referendario di Bossi, Buttiglione, Boselli e Bertinotti è assoluta. Soltanto un vero dibattito all'interno di Forza Italia, dove possano avere voce la stragrande maggioranza di iscritti e responsabili politici che hanno partecipato con entusiasmo alla campagna di raccolta firme sui referendum, potrebbe forse portare a decisioni differenti. Ma finché spadroneggeranno i La Loggia di turno ".