Roma, 11 maggio 2000
Dichiarazione di Giuseppe Micheletta:
"L'Associazione Nazionale Magistrati dopo avere adottato per lunghi mesi una posizione tartufesca sui referendum che incidevano profondamente sul sistema giudiziario, confidando su un giudizio di inammissibilità da parte della Corte Costituzionale, oggi si scaglia contro i quesiti cercando di stravolgerne il merito e di minimizzarne gli effetti.
L'ANM si appresta, e ne siamo lieti, ad illustrare "proposte concrete" per migliorare la giustizia in Italia. C'è voluta dunque la nostra iniziativa per farli uscire dal torpore e dalla ignavia. Ma ormai è troppo tardi e se il 21 maggio si raggiungerà il quorum i sì travolgeranno quei settori della Magistratura arroccati nella difesa corporativa dei loro privilegi per una giustizia che non serve ai cittadini ma soltanto a certe toghe".