Dichiarazione di Daniele Capezzone, responsabile informazione dei radicali:
Roma, 18 maggio 2000
Mentre tutto il fronte antireferendario finge di indignarsi per la cancellazione di Sofia Loren dalle liste elettorali, pare che nessuno- neppure i suoi familiari che fanno politica, come l'on. Mussolini- abbia spiegato all'interessata che il 21 maggio può tranquillamente andare a votare.
Dire che non potrà votare è dunque falso, e ancora più falso è sostenere che abbia perso, in virtù del decreto pulisci liste, il diritto di elettorato attivo; semplicemente, come è accaduto a oltre 400.000 cittadini italiani residenti all'estero, è inserita (per citare l'articolo di legge) 'in un apposito elenco' comprendente cittadini italiani che risultano irreperibili ma che, 'qualora si presentino all'ufficio elettorale, sono senz'altro ammessi al voto mediante rilascio del certificato elettorale'.
Se Sofia Loren volesse e potesse rientrare in Italia per votare, ce ne sentiremmo felici e onorati; ma saremmo ancora più felici se fosse chiaro a tutti, anche grazie a questo caso inesistente, che con il decreto pulisci liste non si è 'ammazzato' elettoralmente nessuno, ma ci si è limitati a distinguere gli elettori effettivi (a cui può essere ufficialmente comunicata la tenuta della consultazione), dai cittadini aventi diretto al voto che risultano irreperibili.
E non vorremmo che anche Sofia Loren diventasse vittima incolpevole e involontaria delle panzane dei suoi presunti 'difensori'.