Dichiarazione di Sergio D'Elia, segretario di Nessuno Tocchi Caino e del Sen. Piero Milio della Lista Pannella:
Roma, 2 luglio 2000
"Ci sono luci ed ombre nel pacchetto del Governo per far fronte all'emergenza carcere. D'accordo sull'aumento dei fondi per le attività di reinserimento, di recupero e di assistenza (soprattutto sanitaria) dei detenuti. D'accordo sulle misure per accelerare i processi, anche attraverso l'aumento degli organici in magistratura. D'accordo sul miglioramento dei meccanismi di concessione dei benefici previsti dalle leggi Gozzini e Simeone (proprio in questo senso va la nostra proposta al Senato per snellire le pratiche di liberazione anticipata e condizionale).
Le altre misure ci vedono perplessi se non addirittura contrari. Ad esempio, l'immediata espulsione degli stranieri che abbiano commesso reati, più che una misura di sicurezza, è una garanzia di impunità e un invito a rientrare nel paese, tanto male che vada si rischia l'espulsione (altra cosa sarebbe stabilire l'espulsione a metà pena, considerato anche che agli extracomunitari sono di fatto negati benefici e misure alternative alla pena). Come pure, più che costruire nuove carceri occorrerebbe depenalizzare reati minori o, meglio ancora, decriminalizzare i comportamenti senza vittime, ad esempio il consumo di droga e il piccolo spaccio legato al consumo. Infine, più che stabilire circuiti differenziati nelle carceri in base alla pericolosità, si tratta di razionalizzare la dislocazione in celle e sezioni del carcere in base alle differenze tra incensurati e recidivi, tra giudicabili e definitivi, tra condannati a pene lievi e condannati per gravi reati, tra giovani e adulti, tra detenuti malati e detenuti
sani