Roma, 6 luglio 2000
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova eurodeputato della Lista Bonino:
"Se ancora qualcuno si faceva illusioni sul fatto che una eventuale vittoria di Forza Italia e del Polo potesse rappresentare una positiva rottura con la politica economica solidarista e pauperista che ha fino ad oggi penalizzato l'economia italiana, è bene che prenda atto di ciò che sta succedendo. Sempre più lontana dagli accenti liberisti che la portarono alla vittoria nel lontanissimo 1994, Forza Italia sta definitivamente assumendo i connotati di forza populista e statalista, in cui, anzichè il richiamo al libero mercato, si fa largo una politica neo corporativa che punta sul sindacato di D'Antoni come elemento di continuità con la politica consociativa e neocorporativa del passato.
L'Italia di tutto ha bisogno tranne che di mettersi ora - del tutto fuori tempo massimo - a scimiottare il modello dell'economia sociale di mercato che mostra la corda in Germania e che i tedeschi cercano ormai di superare, non foss'altro che per la sua insostenibilità sul piano dei conti pubblici e per l'incapacità di sconfiggere la disoccupazione.
Se di modelli vogliamo parlare, è necessario ed urgente che si guardi a quello del liberismo anglosassone - anche a quello "di sinistra" di Blair e Clinton - che attraverso una scelta radicale in favore del libero mercato sta generando continuativamente da un decennio almeno crescita economica e nuova occupazione.
Ancora una volta, non resta che constatare la solitudine dei radicali e dei referendari nella lotta politica per l'affermazione del libero mercato, senza "pelosi" e demagogici aggettivi".