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Partito Radicale Rinascimento - 22 luglio 2000
PR: BOBBIO E LEONE FIRMANO CONTRO L'ESPULSIONE DALL'ONU
Anche 'Le Monde' lancia l'allarme: "La Russia vuole soffocare ogni voce cecena all'Onu "

Roma, 22 luglio 2000

I senatori a vita Norberto Bobbio e Giovanni Leone si sono aggiunti al già folto elenco di parlamentari, tra i quali tutti i capigruppo, che hanno sottoscritto l'appello contro l'espulsione del Partito Radicale Transnazionale - con status consultivo di Organizzazione Non Governativa - dalle Nazioni Unite richiesta dalla Federazione russa con accuse false ed inverosimili.

In queste ore, oltre ad aver sottoscritto il documento, hanno deciso di iscriversi al PR i deputati Alfredo Biondi, Paolo Cento, Alessandra Mussolini, Gualberto Niccolini, Gustavo Selva, Mario Gatto, Marco Taradash e i senatori Giovanni Pellegrino, Fiorello Cortiana, Athos De Luca, Franco Debenedetti, Saro Pettinato, Francesca Scopelliti e Giuseppe Vegas.

Tra le personalità che hanno aderito all'appello ci sono il regista Franco Zeffirelli, il filosofo e scrittore Andrè Glucksmann, Alberto Montaner vice Presidente dell'Internazionale liberale, il segretario del Partito Nazionalista Catalano sen. Jordi Xuclà e Josep Conps membro del comitato esecutivo dello stesso partito.

Anche la stampa internazionale si occupa della vicenda del Partito Radicale. Oggi sul quotidiano "Le Monde", a pagina 4, sotto il titolo "La Russia vuole soffocare ogni voce cecena all'Onu" si legge tra l'altro: "Mosca cerca di ottenere il ritiro dello status di organizzazione non governativa presso le Nazioni Unite attribuito ad un organismo che denuncia i comportamenti russi in Cecenia. Un comitato dell' Onu, che dovrebbe votare sulla questione ha già raccomandato una sospensione di questo status per tre anni. La Russia rifiuta di fare delle inchieste 'indipendenti' sui massacri, richieste dall'Onu". Commenta più avanti 'Le Monde': " ironicamente la solidarietà alla Russia (da parte dei paesi che maggiormente violano i diritti umani, ndr.) rischia di farsi strada nelle stesse ore a Okinawa (Giappone), non più trai delegati internazionali, ma in seno al G8, durante le discussioni politiche alle quali partecipa il Presidente russo, dopo la sua missione in Cina e Corea del Nord".

 
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