Roma, 31 luglio 2000-Si è conclusa ieri la riunione del Comitato di coordinamento dei radicali con la conferma di Marco Cappato, deputato europeo della Lista Bonino, nell'incarico di coordinatore. Cappato sarà affiancato da una Direzione composta da Danilo Quinto, Sergio Stanzani, Daniele Capezzone, Benedetto Della Vedova e Sergio D'Elia. Ventiquattro sono stati i voti favorevoli, due le astensioni e nessun voto contrario. Del Comitato fa parte Emma Bonino.Quello che segue è il testo della mozione approvata:
Il Comitato di coordinamento dei radicali, riunito a Roma dal 27 al 30 luglio 2000,
NEL CONSTATARE
-che, a seguito delle prove elettorali del 16 aprile e del 21 maggio scorsi, si è realizzata una netta redistribuzione di potere dallo schieramento espressione del blocco politico e sociale che domina il paese da più di ottant'anni ad un fronte conservatore con componenti reazionarie, pronto a raccoglierne il testimone piuttosto che a costituirne un'alternativa di segno radicalmente liberale;
-che, vanificati i 7 referendum liberali e liberisti a seguito del mancato raggiungimento del quorum, è rimasta del tutto disattesa l'esigenza, confermata in tutte le più autorevoli sedi, nazionali e internazionali -dal FMI alla Corte Europea dei diritti dell'uomo- di riforme profonde e strutturali delle istituzioni, dell'economia e della giustizia, che pure gli avversari del progetto referendario, nell'uno e nell'altro polo, si erano impegnati a realizzare con assoluta urgenza in sede parlamentare;
-che si conferma e anzi si accresce la necessità di assicurare una consistente rappresentanza nel prossimo Parlamento ad una forza di provata militanza liberista, liberale e riformatrice-americana;
-che la proposta di espulsione del Partito Radicale dalle Nazioni Unite, avanzata dalla Federazione Russa, dopo 5 anni di iniziativa politica radicale all'Onu, costituisce non solo un attacco all'unica internazionale nonviolenta del diritto e delle libertà, ma un attentato al principio della libertà di espressione, solennemente affermato dalla Carta dell'Onu e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani;
-che la rivoluzione individualistica connessa alla diffusione di Internet ha fatto sì che oggi decine, e prestissimo centinaia di milioni di persone lavorino e comunichino al di fuori dei canali tradizionali di mediazione e di rappresentanza, e che dunque tanto sul piano nazionale, quanto su quello transnazionale, le organizzazioni politiche sono chiamate a mettersi in rete, per corrispondere a questa trasformazione e per realizzare politiche di libertà e di liberazione civile ed economica;
DELIBERA
-di rilanciare il processo di costruzione dell'alternativa radicale, liberale, liberista e libertaria agli assetti e alla realtà del regime e dei poteri italiani, e, a questo fine, di convocare entro e non oltre il 20 settembre una riunione del Comitato allargato, proponendone, in quella sede, l'integrazione con 3 gruppi di 25 membri ciascuno, così indicativamente costituiti: il primo, di iscritti e sostenitori dell'area radicale degli ultimi 5 anni; il secondo, di eletti 'on line'; il terzo, di personalità che si impegnino da subito a sostenere liste e candidature radicali alle prossime elezioni politiche. Le forme di organizzazione del Comitato, così costituito, devono consentire ad esso di approvare il proprio statuto e di eleggere i propri organi dirigenti entro e non oltre il successivo 15 ottobre;
-di rilanciare una campagna, rivolta al terzo stato dei produttori, delle partite Iva, dell'impresa libera, autonoma e privata e alle loro rappresentanze, perché si mobilitino a sostegno delle iniziative di riforma per il mercato e le libertà economiche proposte dai radicali, contribuendo ad assicurarne una significativa presenza parlamentare nella prossima legislatura;
-di potenziare concretamente la messa in rete dell'organizzazione e dell'iniziativa politica radicale, anche riproponendo ed adattando ad Internet lo strumento dell'azione diretta nonviolenta, per la conquista di nuove libertà economiche e civili;
-di rilanciare i contenuti delle proposte di legge radicali, già depositate presso le Camere, per la rivoluzione tecnologica e liberale (tra l'altro: per la messa in rete delle istituzioni, per l'introduzione del voto elettronico e della firma digitale, per la pubblicità e l'accessibilità degli atti delle pubbliche amministrazioni), e di assumere tutte le iniziative necessarie a difendere la libertà della rete da ogni intervento di segno proibizionista e repressivo;
-di sostenere, con assoluta priorità, la mobilitazione in difesa del Partito Radicale Transnazionale e della sua presenza alle Nazioni Unite, in vista della decisione del Consiglio Economico e Sociale dell'Onu prevista per il mese di ottobre, anche rilanciando la campagna di iscrizioni straordinarie, che in queste settimane ha raccolto l'adesione ed il sostegno di autorevoli personalità italiane ed internazionali;
-di assumere l'impegno di contribuire al raggiungimento delle condizioni minime necessarie per la convocazione del Congresso del Partito Radicale, in particolare per quanto attiene al nuovo Statuto, al programma politico e al coinvolgimento di un gruppo significativo di iscritti non italiani;
DA' MANDATO
-di perseguire e realizzare questi obiettivi al coordinatore Marco Cappato e alla Direzione composta da 4 persone, proposte dal coordinatore e ratificate dal Comitato, a cui tutti i membri del Comitato si impegnano a fornire ogni collaborazione.
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