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Partito Radicale Rinascimento - 6 agosto 2000
"Il Messaggero" domenica 6 agosto 2000 pag. 9

Intervista con la leader radicale: "Berlusconi voleva mandare a casa il governo, se n'è andato solo Zoff"

BONINO: REFERENDUM ADDIO, PUNTIAMO AL VOTO SU INTERNET

"Stiamo riorganizzando il partito per votare on line come accade già in Arizona Per tornare in Parlamento chiediamo aiuto agli industriali Amato ci ha lanciato un bel segnale, ma quello del '92?"

di VIRMAN CUSENZA

ROMA - Referendum addio, dopo la new economy tocca alla politica sbarcare su Internet. Era sparita per tre mesi, Emma Bonino, impegnata a smaltire l'uno-due pugilistico inflitto a lei e a Pannella dalle Regionali e dai referendum. Poi presa a far la spola tra Bruxelles e New York per disinnescare l'ira dei russi che vogliono cacciare i radicali dall'Onu, perché rei d'aver denunciato gli orrori della Cecenia. Tra una battaglia e l'altra, Emma ha trovato il tempo di meditare la svolta: il partito radicale trasloca sulla Rete. E pensa alle elezioni, con relative alleanze. »Un occhio ad Amato, l'altro agli imprenditori se vogliono avere manforte in Parlamento , avverte la Bonino alla vigilia dell'ennesima galoppata estiva.

SIGNORA BONINO, PERCHE DA TRE MESI I RADICALI HANNO PERSO LA VOCE?

»Ho taciuto per due ordini di ragioni: volevo aspettare al varco tutti coloro che hanno contribuito al fallimento del liberismo per via referendaria. Dicevano "sono argomenti complessi che vanno affidati al cesello del Parlamento...". Risultati, com'era ovvio, non se ne sono visti. La situazione istituzionale è tale che garantisce solo la paralisi. Anche Mandrake, si chiami Prodi, D'Alema, Amato o Berlusconi, con una coalizione a 12 è destinato all'insuccesso .

E LA SECONDA RAGIONE?

»E' la mia allergia al cicaleccio romano scandito ogni settimana da un tema alla moda. Una volta la legge elettorale, un' altra il conflitto di interessi, ora le stragi. E' una politica ridotta a convegnistica .

D'ACCORDO, MA NON E TROPPO SEMPLICE ARCHIVIARE COSI LA DOPPIA SCONFITTA RADICALE?

»Per noi la battuta d'arresto autentica è avvenuta con il mancato quorum per i referendum, non tanto alle Regionali. Comunque, i tre settori individuati come priorità: giustizia, economia, riforma elettorale, restano come macigni ancora da affrontare. Abbiamo scomposto in tre parti il voto del 21 maggio: per un terzo s'è verificato un astensionismo fisiologico, un terzo ha preferito affidarsi all'Uomo dei Miracoli, un terzo è andato a votare .

E CHI SAREBBE QUEST'UOMO DEI MIRACOLI?

»Berlusconi, naturalmente. Il suo slogan "State a casa per madarli a casa" è stato un successone. Solo che l'unico ad andare a casa oggi si chiama Dino Zoff .

INSOMMA, BONINO NON RECITA NESSUN MEA CULPA.

»Un errore l'ho commesso continuando a sovrastimare le ambizioni liberali e liberiste del centrodestra. Confesso che non avrei mai creduto che la Casa delle Libertà avrebbe cavalcato davvero una campagna per l'astensione .

SI RASSEGNI: I REFERENDUM HANNO FATTO IL LORO TEMPO.

»E' vero, è finita una stagione. Ma i radicali voltano pagina sullo strumento, non sulla necessità delle riforma. Non abbiamo sbagliato analisi sulle emergenze del Paese. Qualcuno ci ha accusato di aver ammiccato troppo a D'Alema alle Regionali? E' un errore marginale rispetto a quel due per cento che abbiamo ottenuto. Semmai abbiamo pagato la polarizzazione tra Berlusconi e D'Alema .

A PROPOSITO, CONTATTI CE NE SONO PIU STATI CON L'EX PREMIER?

»Mai visto nè sentito, da allora. Ha pure organizzato una convention di riformisti e non ci ha invitato .

MA CHE SIGNIFICA FARE POLITICA SULLA RETE?

»Secondo noi bisogna smetterla con i grandi portali della politica e tentare l'esperimento delle elezioni on line. Dal 15 agosto alla metà d'ottobre tenteremo di portare tutto il partito sulla Rete, culminando con l'elezione diretta del nuovo comitato. Il sogno è preparare gli italiani al voto elettronico sulla Rete, come già avviene in Arizona. Diranno che sono robe da matti. Ma i metodi per certificare queste consultazioni ci sono, per esempio si può usare il sistema di identificazione usato dal ministero delle Finanze. Il ragionamento è: se queste tecnologie vanno bene al business perché non adottarle in politica? .

FORSE PERCHÉ LA POLITICA NON E UNA MERCE.

»Innanzi tutto, non sono una seguace di Buchanan e credo che le regole siano sacre. Ne occorrono meno, ma più certe. E poi bisogna esser consapevoli che l'adottare uno strumento rivoluzionario come Internet comporta cambiare fisonomia alla politica. In poche parole, va creata una nuova domanda di servizi non commerciali .

MA LA POLITICA ON LINE, SENZA CONFRONTI IN CARNE ED OSSA, NON RISCHIA DI PERDERE L'ANIMA?

»La politica resta servizio, ma bisogna prendere il buono che c'è dai nuovi mezzi. Innanzi tutto, la tendenza a laicizzare il linguaggio, uscendo dalla logica dei chierici di partito .

MA RESTERETE PARTITO VIRTUALE O SBARCHERETE IN PARLAMENTO?

»In questo momento stiamo facendo il giro delle sette chiese, bussando alla porta di Microsoft e Ibm per lanciare bene l'iniziativa. L'obiettivo resta quello di portare un gruppo di deputati liberali .

ALLEANDOVI CON CHI? PANNELLA PROPONE LEI IN TRE TICKET CON AMATO, TREMONTI E DI PIETRO.

»Premesso che vedo poco un binomio liberale-liberista con Di Pietro, diremo: questo è il nostro programma. Qualcuno ci faccia sapere se è interessato. Ci rivolgiamo soprattutto agli imprenditori .

VI CANDIDATE AD ESSERE IL PARTITO DELL'IMPRESA?

»La cosa non mi fa paura, ma pensiamo anche ai disoccupati e a quei 5 milioni di lavoratori irregolari, in nero .

DAL GOVERNO DELL'ULIVO LE ARRIVA INTANTO L'OFFERTA DI BIANCO.

»Se è un riconoscimento al merito lo ringrazio molto. Ma mi chiedo: su che cosa possiamo collaborare? .

RESTA AMATO IL VOSTRO INTERLOCUTORE PREFERITO, I VOSTRI ELOGI AL PREMIER DEL '92 SONO AGLI ATTI.

»Certo, ho apprezzato che Amato sia venuto a difenderci ci sulla questione Onu alla Camera: un bel segnale. Ma non è l'Amato del '92. Ci piacerebbe pure, ma oggi guida una coalizione di 12 partiti e la sua finanziaria non incide sui temi veri. Scalfari dirà pure che c'è il boom, ma io con Dornbusch penso che attraversiamo solo un momento positivo tra due crisi. Bisogna approfittarne per fare le riforme .

ALTRIMENTI LE FARA BERLUSCONI, VINCITORE ANNUNCIATO.

»Facciamo una bella scommessa. Se Berlusconi vince, governerà con una luna di miele lunga un anno. Realizzerà le mini riforme ormai mature. Poi si ritroverà con il bubbone delle pensioni in mano. E il D'Antoni che oggi gli fa gli occhi dolci lo mollerà in mezzo al guado .

 
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