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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 24 agosto 2000
da "Il Resto del Carlino", "La Nazione", "Il Giorno" - pag.4
Intervento di Marco Pannella - 24 agosto 2000

»Noi liberali, avversari del Papa

Già agli inizi degli anni Venti, l'Italia »riformista , anche allora più o meno al potere, cercava iniezioni di vigore e di fede (demo-liberale). L'irruzione di cattolici e socialisti, entrambi vigorosi e dai forti »supplementi d'anima e »marce in più , grazie all'introduzione della »proporzionale , accelerò il formarsi di fasci di vigore, di forza, di valori nella »politica , che ne fu poi, per un paio di decenni, indelebilmente marcata, e l'Italia poté in breve volgere di anni avere il suo »Welfare , Stato e Chiesa riuniti, fede e ragione »laica in strutturale osmosi. Giuliano Amato conosce bene il vuoto di ideali e di Riforme della coalizione di centrosinistra, ma presta »all'intera politica questo vuoto. Il mondo della politica, al pari di quello della fede, è invece altrimenti complesso, e mal tollera di essere individuato in quanto tale. I Conservatori ed i Riformatori, illiberali i primi liberali i secondi, attraversano invece questi due »mondi . La società italiana non è simile a quella che unisc

e oggi i vertici del Polo e dell'Ulivo, come ieri »maggioranza Dc e »opposizione Pci. Berlusconi, ad esempio, è stato il »salvatore spregiudicato e prezioso, necessario, della partitocrazia come sistema e dei suoi singoli componenti. Bertinotti, Castagnetti, Buttiglione, Casini, Rauti e gli altri »cespugli gli devono la salvezza dalla loro distruzione in procinto di realizzarsi con il quesito referendario maggioritario. In questa commedia degli equivoci, i »laici di potere, di regime, ora stanno concupendo gli uni il popolo che »ha conquistato Roma nei giorni scorsi, gli altri le schiere riminesi di Cl e di Giulio Andreotti. La Chiesa italiana di Papa Wojtyla non conosce calcoli così miseri. Il suo magistero è da sempre quello del potere. E', quindi, innanzitutto politico. E come tale va considerato, rispettato nella sua verità. Il fondamentalismo regna oggi non solamente a La Mecca o Teheran, ma a Roma, e insidia ormai, con i Talebani degli uni e degli altri, in modo trasversale, almeno tre continent

i, con miliardi di »fedeli , o di »iscritti come tali nell'anagrafe della politica ufficiale. La natura di questa Chiesa romana è, come per tutto e tutti, nella sua storia. Ed il suo presente lo dimostra, con accecante evidenza. La predicazione di un uomo di fortissima, determinatissima, mirabile umanità come Papa Giovanni Paolo II è nei suoi contenuti politici, morali, culturali, di stampo assolutamente intollerante, revanscista, immorale per la coscienza liberale del mondo e dell'umanità presente. In tema di amore, di sesso, di libertà, di magistero, egli celebra ed afferma, in nome della Vita, condanne a morte inevitabili e inevitate per centinaia di milioni di persone nell'arco di pochi decenni. La sua Verità non è di questo mondo, ma egli vuole imporla al mondo. Contro il concepire con amore e responsabilità, nei talami o nei laboratori scientifici, preferisce secondare il procreare bestiale ed irresponsabile. Se si affermasse una »Lista del Papa e della Chiesa , il suo programma sarebbe quello di to

rnare ad imporre gli immondi flagelli degli aborti clandestini, in nome dei diritti dei nascituri (per oltre il 50%, condannati ad essere immediatamente morituri). Niente informazione su profilattici, controllo delle nascite, pianificazioni familiari nelle aree crescenti nelle quali si muore di fame, di guerre, di Aids, di disastri ecologici e demografici. Proibire, vietare, ma mai legalizzare, regolare, superare tragedie di ogni tipo e in ogni angolo del mondo. La beatificazione di Pio IX, fissata all'incirca per il 20 settembre, è una sfida orgogliosa a tutti gli uomini di fede nella coscienza, nella libertà, nella tolleranza. Il Papa del Sillabo, dell'infallibilità papale, dei nuovi dogmi mariani, della condanna dell'istruzione popolare come cessione al Demonio del popolo di Dio, è dunque riproposto al mondo contemporaneo come esempio e suo valore. Non solamente laici agnostici, ma cristiani, musulmani, ebrei, buddisti, il mondo della fede in altro che nel potere, lo ricordino. Magari a Giuliano Amato ed

ai »riformisti dell'uno e dell'altro Polo. A Berlusconi no, non c'è bisogno. Egli ha già scelto il cattolicesimo politico dell'alleanza fra Almirante e Fanfani. E' di nuovo l'ora che radicali e società, popolo italiano tornino insieme ad affermare diritto e libertà.

di Marco Pannella

 
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