Il senatore Milio presenta il documento Donaldson: 'Autorizzare scienziati italiani'Dichiarazione del senatore radicale Pietro Milio:
Roma, 28 agosto 2000- "Il dibattito che si è aperto dopo le decisioni del Governo inglese e americano sull'uso di cellule embrionali per scopi scientifici e di ricerca è viziato da alcuni gravi limiti: l'atteggiamento pregiudizialmente negativo della Chiesa cattolica, in linea con la predicazione illiberale e oscurantista su questi temi del Papa; la conseguente piena e rumorosa adesione alle tesi vaticane delle forze politiche cosiddette cattoliche di centrodestra ma anche dell'Ulivo (fino a toccare settori dei democratici di sinistra); la confusione determinata da molti interventi che prescindono totalmente dal contenuto del documento Donaldson che ha ispirato la scelta inglese.
Noi radicali siamo convinti che le ricerche su cellule embrionali possano rappresentare una speranza di vita per milioni di malati di Parkinson, del morbo di Alzhaimer e di altre mortali malattie. L'Italia è ad un bivio: contribuire allo sviluppo scientifico insieme ai paesi più progrediti o assumere una posizione ideologicamente contraria in nome della "vita" (quella che si nega alle persone che potrebbero guarire).
Il Ministro Veronesi ha assunto una posizione coraggiosa e condivisibile ma al momento isolata ed ha affermato che deve essere il Parlamento ad avere l'ultima parola.
Pur non avendo grande fiducia nelle capacità riformatrici di questo Parlamento, ho comunque deciso di presentare alla immediata apertura del Senato un disegno di legge che punti a consentire anche ai nostri scienziati di condurre le ricerche autorizzate dai Presidenti Blair e Clinton.
Sarà un modo per mettere tutti dinanzi alle proprie responsabilità".