Roma, 8 settembre 2000"Smentendo ogni notizia di stampa e anche quanto credevo di sapere, il Ministro degli Esteri afferma stasera pubblicamente che il Governo italiano ha candidato e continua a portare avanti la canditaura del Sen. Migone per l' Alto Commissariato dei rifugiati dell'ONU. Ne prendiamo atto, mi limito ad aggiungere che, anche in questa occasione la notorietà, la fiducia, il sostegno ad Emma Bonino risulta assolutamente straordinario a livello europeo, internazionale e ( ma capisco che questo dia fastidio a Dini) anche e soprattutto a livello di opinione pubblica italiana. Il Ministro degli affari esteri (il Governo italiano?) ha ragione nel ricordare che non si tratta né di una elezione né di un concorso. Ma egli mostra anche di considerare che il Segretario Generale dell'Onu possa procedere alle sue responsabilità di nomine come se si trattasse di un funzionario dipendente dalle ex Bottegheoscure o da Rinnovamento Italiano che sia pronto o anche solamente capace di ubbidire ad ordini che assegnino magari a due
Pino Arlacchi, invece che uno solo, incarichi di straordinaria importanza per le Nazioni Unite. Io conosco e stimo da almeno 30 anni il Senatore Migone e mi stupirei se scoprissi che anche lui fosse di questo parere di questa ambizione".