Roma, 9 settembre 2000
"Nel settembre di alcuni anni fa, a Palazzo Chigi, alle 8 di mattina, Silvio Berlusconi mi comunicò di aver convocato alle 9 Giorgio Napolitano per annunciargli la nomina a Commissario Europeo al posto di Emma Bonino, sulla quale era invece impegnato con noi.
" Altrimenti - disse- questi non arrestano solo me, ma anche fratello e figli". Gli chiarii, con l'amicizia che allora ci univa, che un Presidente del Consiglio e un leader politico che così si sarebbe comportato avrebbe cessato immediatamente di essere anche un semplice interlocutore per noi radicali, se non un avversario. Giorgio Napolitano fu dirottato a Montecitorio dove gli fu comunicato che con rammarico la scelta era caduta su Emma Bonino.
Credo che superando un momento di comprensibilissimo smarrimento Berlusconi compì una scelta giusta, per l'Europa, per l'Italia, per l'immagine dell'una e dell'altra. Rivendico di averlo in ciò assecondato. Credo lo si capisca bene, oggi.
Oggi stiamo apprendendo che, contro l'opinione probabile del Presidente del Consiglio stesso, "il Governo" ha suggerito al Segretario Generale dell'Onu di nominare un secondo italiano fra i sette più importanti amministratori dell'Onu, con i suoi 180 paesi aderenti.
In tal modo propone di assegnare a due rappresentanti di un solo partito di un solo paese ( i DS italiani con il loro 20% di voti) Arlacchi e Migone, quelle funzioni di massima responsabilità
"mondiale".
In tal modo, si sabota la sola candidatura italiana, e forse europea, che potrebbe essere prescelta e imporsi, per autorevolezza, esperienza, fiducia internazionale e nella stessa classe dirigente italiana.
EBBENE, PER QUANTO OGGI MI RIGUARDA, PERSONALMENTE E POLITICAMENTE, SE IL RISULTATO DOVESSE ESSERE QUELLO, O UNO DI QUELLI, CHE TEMO, TRATTANDOSI DI UNA PROVA NON DI SOLA OSTILITA NEI CONFRONTI DI UNA PARTE POLITICA, MA DI UNA ARROGANTE PROVA DI IRRESPONSABILITA, DI INCAPACITA E DI ARROGANZA, QUALI CHE FOSSERO LE "SCUSE" CHE SI INVENTEREBBERO, NON CI SAREBBE CHE DA CONTRIBUIRE, UNA VOLTA E PER TUTTE, PER MANDARE A CASA TALI "RESPONSABILI" POLITICI E ISTITUZIONALI DEL MIO PAESE SENZA AVER BISOGNO DI ALTRO TEMPO DI RIFLESSIONE. NATURALMENTE NON E QUESTO CHE MI AUGURO, MA CHE PREVALGANO RAGIONEVOLEZZA E DECORO".