Roma, 25 settembre 2000
"Il proibizionismo, impotente e violento sistema di potere transnazionale, sta celebrando nella Palermo di Arlacchi una delle sue messe solenni, officiate per ora dal Cardinale De Giorgi e perfino dal Presidente della Repubblica italiana il quale - probabilmente consapevole che il proibizionismo non è 'prevenzione' ma 'promozione' del flagello droga- ha richiesto una sua 'repressione' più efficace.
In Italia, proibizionismo contro il lavoro, contro i diritti civili della scienza e della coscienza civile, contro i diritti e le libertà economiche, producono gli altri flagelli: disoccupazione, istituzioni fuori-legge e denegata giustizia, corruzione".