Roma, 1 ottobre 2000
"Con una pubblica dichiarazione, a "Il Corriere della Sera", il segretario dei Ds Veltroni ha oggi testualmente dichiarato: La Bonino "è candidata a un prestigioso incarico Onu. So che la decisione non spetta ai partiti, ma SICCOME C'E UN'ALTRA AUTOREVOLE CANDIDATURA, QUELLA DEL DIESSINO MIGONE, HO DETTO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHE SE SI DOVESSE ARRIVARE A UNA CANDIDATURA DELLA BONINO SAREI ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO".
Veltroni, leader del maggiore partito della coalizione di Governo e - come sottolinea - dello stesso altro "candidato italiano", raggiunge così la posizione ufficialmente assunta da Forza Italia, il partito di cui è leader Berlusconi, assieme ai maggiori esponenti degli altri partiti del Polo. Almeno altri cinque ministri si sono pronunciati nello stesso modo. Il Presidente del Consiglio Amato è notoriamente favorevole alla candidatura di Emma Bonino.
E' quindi evidente che Emma Bonino è oggi - ma deve finalmente risultarlo- candidata ufficiale e unica del Governo italiano, malgrado resistenze oscure e di apparente stampo burocratico-amministrativo, che sono finora prevalse mettendo in pericolo non solamente il successo della candidatura italiana.
Naturalmente, in questa giostra, dubitiamo che anche un solo pensiero sia andato, dagli oppositori italiani alla candidatura Bonino, ai venticinque milioni di rifugiati a alle loro tragiche condizioni. Niente di nuovo: quando Bonino si occupava anche dei rifugiati ex-jugoslavi massacrati e cacciati dai serbi, lo scenario non fu molto diverso".