Dichiarazione di Emma Bonino:
Roma, 6 ottobre 2000
"Molti nemici e nessun onore per Milosevic nel giorno della sua disgrazia. Non uno dei tanti italiani che lo hanno ammirato e corteggiato, che hanno concluso affari con il suo regime, trova oggi il coraggio civile di rendere omaggio al tiranno amico che esce di scena. Tacciono gli imprenditori pubblici e privati che avevano un debole per Belgrado. Sono colti da improvvisa amnesia gli uomini politici - da Bossi a Cossutta, passando per Bertinotti - che con la dittatura si scambiavano omaggi, visite e inviti ai congressi di partito. Lo spettacolo é avvilente.
C'é da scommettere che adesso anche gli ex-amici del dittatore, fidando sulle amnesie altrui, si uniranno a coloro che - come i radicali - si battono da sempre contro la leadership sciovinista serba incarnata da Milosevic: per l'ingresso della Jugoslavia nella comunità europea, per l'istituzione del Tribunale internazionale ad hoc, per l'incriminazione di Slobodan Milosevic.