Roma, 20 Ottobre

Cara Presidente,

Le confesso che è con profondo dispiacere che torno a denunciare - come ieri ho fatto pubblicamente in aula - le gravissime violazioni di legge che sono state commesse nel corso delle votazioni di ieri sera sulle delibere riguardanti il car sharing, la trasformazione dell'ATAC in Spa con contestuale scissione in due società, le modifiche allo statuto della STA.

Mi darà atto che ordinatamente e silenziosamente ho seguito tutta la seduta e, leale con la maggioranza che ha eletto Rutelli a Sindaco, votato a favore degli importanti provvedimenti in esame. Ma, alla fine della seduta, quando il numero legale era proprio sul filo di lana, sono rimasta letteralmente sconvolta dal comportamento di alcuni consiglieri che hanno ritenuto di dover votare per conto di altri colleghi assenti. Lo hanno fatto platealmente, addirittura precipitandosi da un angolo all'altro della sala, rispondendo alle mie risentite proteste che si trattava di una prassi consolidata.

Mi auguro, signora Presidente, che di incidente e non di consuetudine si sia trattato. Le do volentieri atto che Lei ha fatto il possibile per mantenere l'ordine in un'aula dove, purtroppo, i consiglieri formano capannelli, rispondono ai telefonini, chiacchierano ad alta voce, corrono e passeggiano: io credo che il nostro modo di lavorare in consiglio abbia conseguenze dirette e precise sulla vita dei cittadini romani e Le assicuro che, per esempio, il pessimo impianto di amplificazione di cui è dotata l'aula, non ci aiuta nello svolgimento del nostro mandato.

A Sua disposizione per qualsiasi chiarimento e approfondimento dei fatti accaduti, La saluto cordialmente.

Rita Bernardini

(Consigliere comunale della Lista Antiproibizionista e Referendaria)