Roma, 26 ottobre 2000Dichiarazione di Rita Bernardini, Consigliere Comunale di Roma:
"Il Ministro degli Esteri Lamberto Dini, non ancora ripresosi dalle figuracce accumulate in queste settimane in sede internazionale, ha oggi confermato la sua posizione duramente proibizionista sulla droga al meeting internazionale di San Patrignano. Senza minimamente tener conto della realtà drammatica dei tossicodipendenti oggi, alla mercé di una criminalità prospera e feroce egli definisce "scorciatoie" le proposte di legalizzazione degli stupefacenti che rappresentano, invece, l'unica strada perseguibile. I dini, come i gasparri e i giovanardi, hanno scelto una posizione ideologica che nulla ha a che fare con la realtà dell'uso e del commercio degli stupefacenti. Scelte di questo tipo rappresentano le migliori garanzie di sopravvivenza per le mafie del narcotraffico che possono continuare così impunemente nei loro lucrosi affari continuando a far pagare alle sostanze stupefacenti un prezzo cento volte maggiore.
La droga, oggi davvero libera, costringe al carcere migliaia di giovani e mette in serio pericolo la loro e altrui incolumità a causa dei mille episodi di "microdelinquenza" ad esso legata. Anche le valutazioni oggettive del direttore degli Istituti di pena Caselli (il 30% della popolazione carceraria è composto da tossicodipendenti) finiscono nel tritacarne ideologico dei ministri Dini e Toia.
Non è davvero una bella immagine quella che oggi il centrosinistra, con il suoi fallimenti, offre su di un tema che, ormai nemmeno sulla carta, li vede diversi dal Polo di centrodestra. Intanto, per i radicali che tentano in ogni modo di condurre a scelte di ragionevolezza la classe politica italiana, domani alle 10.30, presso la X sezione penale di P.le Clodio, è previsto il processo che, per le disobbedienze civili sull'hashish, vede implicato Pannella assieme all'intera classe dirigente radicale."