Chianciano, 16 Dicembre 2000. "Intendo lottare per difendere i diritti civili, politici e laici di Joerg Haider". Lo ha detto questa mattina, intervenendo alla riunione del Comitato di coordinamento dei radicali in corso a Chianciano, Marco Pannella che ha ricordato il pensiero liberale di Voltaire 'non sono d'accordo con le tue idee ma sono pronto a morire per consertirti di esprimerle'. Molto critico Pannella è stato con i giornali che "inzuppano il pane per linciare Haider e spingere alla mobilitazione contro il 'mostro' da annientare. Egli è stato votato, un eletto dal popolo, dubito che possa fare in Carinzia quel massacro della democrazia che si realizza in Italia in modo certo. Se ad Haider venisse negato di girare liberamente nel nostro paese -ha proseguito Pannella- noi ci impegneremo perché possa farlo, altrimenti non avremmo la forza di combatterlo e vincerlo come dobbiamo".
Severo il giudizio di Pannella su Umberto Bossi "ha tutti gli ingredienti del nazistello ed è una creatura di mamma Scalfaro e papà D'Alema, sarebbe finito nel '94 se dopo il ribaltone si fosse andati alle elezioni. L'hanno concepito, hanno cercato di digerirlo e ora cercano di vomitarlo". Ma non è tenera la valutazione del leader radicale sulla sinistra che attacca la Lega e Bossi "devono ricorrere a questo perché ormai disperati, privi del loro tradizionale blocco sociale".
Pannella ha poi stigmatizzato il comportamento dei quotidiani, in particolare del Corriere della Sera e di Repubblica, per il silenzio sui lavori dell'assise radicale e soprattutto sull'intervento pronunciato ieri da Emma Bonino "hanno deciso di non parlare di noi, credono di fotterci, in realtà fottono i loro lettori. Non dobbiamo esistere, le nostre iniziative, la nostra immagine devono essere negati".