Roma, 1 gennaio 2000
"Noi formuliamo auguri fervidi e sincerissimi al Presidente Ciampi e a sua moglie, che hanno indubbiamente riportato nel Quirinale quel rispetto per la Presidenza della Repubblica che era mancato a lungo e gravemente con i suoi immediati predecessori.
Ma gli dobbiamo anche l'espressione del nostro più' allarmato e convinto dissenso quando egli si rende interprete di quella buona coscienza a buon mercato che caratterizza in Italia il regime, partitocratico e non democratico, oligarchico e per tanti versi incostituzionale che vede accrescersi pericolosamente, e divenire maggioranza, il paese dei non garantiti, degli oppressi socialmente ed economicamente, dei non graditi, degli emarginati e dissidenti.
Il presidente Ciampi sembra non sia stato e non sia in condizioni di scorgere quanta continuità' vi sia ormai nella sua Italia repubblicana con il regime che l'aveva preceduta in tema di diritto, di diritti e di libertà', quanta violenza la sostanzi e nuovamente prepari.
Gli auguriamo di rendersene conto, di non pregiudizialmente rifiutarsi di vedere aspetti fondamentali della realtà' italiana, della sofferenza repubblicana, liberale e democratica che la mortifica ed insidia.