Dichiarazione di Carmelo Palma, Consigliere regionale della Lista Bonino, e Giulio Manfredi, esponente del Coordinamento Radicale Antiproibizionista:

Roma, 23 Gennaio 2001- "Il cardinale Ruini ha iniziato la campagna elettorale con un comizio in cui ha esposto chiaramente i suoi programmi. Gliene siamo grati: gli italiani possono conoscere quello che le alte gerarchie ecclesiastiche vogliono "per il loro bene". E cioè un'Italia fuori dall'Europa più civile, come trent'anni fa, ai tempi delle barricate clericali contro il divorzio; niente pillola del giorno dopo, niente procreazione cosciente e responsabile. La donna, per Ruini, non deve avere libertà di scelta. Nessuna seria riflessione sul fallimento (incontestabile se non da chi non vuol vedere) delle politiche proibizioniste sulle droghe. Sull'immigrazione un colpo al cerchio ed uno alla botte: la solidarietà non deve ledere "l'equilibrio e la fisionomia culturale del territorio". Bossi, ne siamo certi, saprà volgarizzare ed utilizzare al meglio il lessico curiale.

Ruini non si è accorto di un piccolo particolare, come trent'anni fa gli italiani erano dalla parte di Loris Fortuna e di Antonio Baslini, oggi sono dalla parte di Umberto Veronesi, della sua ricerca faticosa e appassionata di nuove verità scientifiche che possano tradursi in conquiste di civiltà per tutti.

Veronesi sceglie un'Italia che vuole essere Europa e mai più Stato Pontificio".