Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino:
Roma, 9 febbraio 2001
"Le dimissioni di Celli non aggiungono né tolgono nulla alla penosa vicenda della Rai, un'azienda-zombie tenuta artificialmente in vita grazie ai 2.500 miliardi di canone ma il cui declino è segnato. Il valzer delle poltrone è solo uno degli aspetti dell'occupazione partitocratrica che da decenni fa del servizio pubblico uno strumento privato di lotta politica per le segreteria di partito.
L'unica decisione seria, a questo punto, sarebbe quella di una rapida privatizzazione della Rai che consegni definitivamente e totalmente al mercato l'azienda di Viale Mazzini. I progetti fino ad oggi messi in campo dall'Ulivo puntano, attraverso l'alibi della public company, al mantenimento di un controllo statale, e quindi partitico, dell'azienda e per questo vanno respinti.
Alla privatizzazione della Rai è legata ogni possibilità di piena liberalizzazione del settore radiotelevisivo italiano, oggi soffocato dal duopolio Rai/Mediaste che impedisce la nascita di un mercato libero e concorrenziale.
Ulivo e Casa della Libertà, Rutelli e Berlusconi dicano subito e pubblicamente se sono favorevoli o contrari alla privatizzazione della Rai".