Roma, 7 marzo 2001
"Ora che anche gli scienziati cui si è appellata l'Unione europea sono giunti alla conclusione (come già molti americani ed alcuni autorevoli ma isolati colleghi italiani) che l'uranio impoverito "non ha effetti rilevabili sulla salute umana" a livelli limitati di esposizione (quali quelli registrati durante le operazioni della Nato in Kossovo) dove sono finiti tutti coloro - politici, giornalisti e presunti esperti di varia natura - che intorno alla questione uranio impoverito misero in scena una irresponsabile sceneggiata che confuse l'opinione pubblica e rischiò persino di inquinare i rapporti fra l'Italia e la Nato e quelli fra l'Unione europea e le nuove autorità di Belgrado?
Altrettanto interessante sarebbe sapere se, e a quali conclusioni sono giunti gli scienziati italiani della cosiddetta "Commissione Mandelli", cui il governo ha affidato il compito di chiarire i termini della questione".