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Partito Radicale Rinascimento - 27 marzo 2001
LA CINA BLOCCA IL PARTITO RADICALE ALLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI DI GINEVRA

Ginevra, 27.03.01- Oggi la delegazione cinese presso le Nazioni unite ha impedito al Partito Radicale Transnazionale di completare il proprio intervento alla 57esima sessione della Commissione Diritti Umani sul punto all'ordine del giorno relativo a tutte le forme di discriminazione.

Adducendo motivazioni procedurali, la Cina ha chiesto al presidente della Commissione di togliere la parola alla delegata del Partito Radicale. Il presidente, dopo aver chiesto un parere ai membri della commissione, ha ridato la parola al PRT. Una seconda richiesta ha definitivamente interrotto l'intervento radicale.

Grazie al proprio status consultivo con il Consiglio Economico e Sociale dell'Onu, il Partito Radicale Transnazionale puo' partecipare attivamente ai lavori dei vari organi delle Nazioni unite. Il contributo radicale alla Commissioni diritti umani di ginevra per quest'anno consiste nella presentazione di sei interventi orali e uno scritto riguardanti la Cina, il Tibet, la Cecenia e l'illegalita' delle istituzioni italiane.

L'intervento di stamane verteva sulla discriminazioni in atto in Cina nei confronti dei falun gong, un gruppo che basa il proprio credo sull'armonia e la pace. Dopo un breve periodo di sostegno della pratica degli esercizi falungong da parte delle autorita' cinesi all'inizio degli anni Novanta, recentemente le autorita' di Pechino hanno lanciato una campagna che partita come intimidazione sta diventanto una vera e propria politica volta alla discriminazione sistematica del gruppo dei falungong che in alcuni casi sta sfociando in persecuzione.

Il dissidente politico cinese Wei Jinsheng, che dall'estate 2000 e' iscritto al Partito Radicale Transnazionale e che fa parte della delegazione radicale che qeust'anno segue la Commissione ha dichiarato che quanto fatto dai diplomatici cinesi stamani a Ginevra e' parte di una campagna governativa che » vuole discriminare i milioni di falungong minacciandoli, incarcerandoli, deportandoli ed escludendoli da qualsiasi aspetto della vita pubblica in China. Il modo con cui Pechino tratta i falungong e' simile alle persecuzioni di Hitler nei confronti degli ebrei negli anni Trenta.

Quanto accaduto stamani e' solo l'ultimo episodio del tentativo in corso alle nazioni unite di cancellare questioni gravissime come quella dei falungong e di espellere tutte le voci libere all'interno delle Nazioni unite. L'anno scorso infatti, a seguito di un intervento sulla situazione cecena pronunciato dall'onorevole Akhiad Idigov, iscritto radicale e parlamentare ceceno legalmente eletto nel 1997, la Russia chiese formalmente all'ONU di espellere il Partiro Radicale Transnazione dal sistema delle Nazioni unite.

Il 18 ottobre scorso il Consiglio Economico e Sociale dell'ONU, con 23 voti a favore, 20 contrari, 9 astenuti e 2 assenti, per la prima volta nella storia dell'ONU, ha dato ragione ad una organizzazione non-governativa contro uno stato membro.

Gli interventi orali e scritti del Partito Radicale Transnazionale alla 57esima commissione dei diritti umani si trovano al sito HYPERLINK "http://www.radicalparty.org" www.radicalparty.org da dove e' anche possibile seguire i lavori in real audio.

 
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