Roma, 2 Maggio 2001 - "Pur ritenendo assurdo il ricorso a mezzi estremi di lotta politica, ancorché nonviolenti, condividendo tuttavia la valutazione che Emma Bonino dà della condizione di sofferenza e di rischio che corre oggi la democrazia in Italia, rivolgo direttamente a Emma il pressante invito a porre fine allo sciopero della fame e della sete, perché mette, già dalle prossime ore, in pericolo la sua vita".