Roma, 18 agosto - N.R. - Questa mattina alle ore 10.30 alcuni militanti radicali hanno manifestato a Praga, in piazza San Venceslao, a vent'anni dalla repressione della primavera di Praga. I radicali sono stati fermati, al momento non sappiamo se siano stati o meno arrestati, nè dove siano. Lo striscione aperto in piazza San Venceslao era lungo venti metri, e raffigurava un carro armato sovietico con dei mazzi di fiori infilati nel cannone, e recava le seguenti scritte in lingua ceca: "Spolecneza demokracii; Sovetska vojska Prycze zeme; Svoboda; Lidska prava" ("Insieme per la democrazia, fuori le truppe sovietiche; libertà; diritti civili").
SI TRATTA DELL'AZIONE CONCLUSIVA DELLA INIZIATIVA RADICALE INIZIATA IN VARIE ZONE DELLA CECOSLOVACCHIA DUE GIORNI FA, CHE HA VISTO CIRCA VENTI MILITANTI DEL PR (ITALIANI, BELGI, SPAGNOLI, STATUNITENSI), DIFFONDERE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI VOLANTINI.
Quattro gruppi di radicali hanno in questi giorni volantinato a tappeto in quattro zone: quella di Kolin, quella di Brno, quella di Bratislava, quella di Budejovice.I componenti di due di questi gruppi sappiamo con certezza che sono stati fermati, trattenuti in carcere la notte scorsa e quindi espulsi (si tratta dei gruppi di Brno e Kolin.) Tre manifestanti di questa mattina (radicali italiani,belgi,statunitensi), l'europarlamentare Giovanni Negri, che prima di partire alla volta di Praga aveva rilasciato la seguente dichiarazione:
"Nel ventesimo anniversario dell'invasione della Cecoslovacchia abbiamo manifestato in diverse zone del paese per affermare quei valori di libertà e democrazia che animarono la Primavera di Praga e che per noi non conoscono frontiere di sorta. A Brno e a Bratislava, a Kolin, Budejovice e infine a Praga, circa venti militanti radicali hanno svolto un'opera di controinformazione e di verità utile e preziosa, distribuendo migliaia e migliaia di volantini. Nella capitale abbiamo voluto dimostrare nella stessa piazza dove di consumò il sacrificio di Jan Palach; non solo per rendere omaggio alla sua memoria ma per far vivere le ragioni che animarono la sua vita e la sua lotta. Insieme a Palach abbiamo voluto ricordare la straordinaria esperienza nonviolenta di un popolo intero: una delle vicende umane e politiche più ricche e grandi di questo secolo. E' questa stessa nonviolenza, questa stessa speranza a portarci oggi nelle piazze e se necessario nelle carceri cecoslovacche, alla ricerca del dialogo anche con il
più duro dei nostri avversari. Dialogo fermo e rigoroso ma pur sempre dialogo, al di fuori del quale c'è solo spazio per la violenza, del singolo o dello Stato.
La nostra- voglio sottolinearlo- è una lotta per un'Europa unita nel segno della libertà e del diritto, condotta tanto ad ovest che ad est".
Ricordiamo che vent'anni fa, pochi giorni dopo l'invasione sovietica della Cecoslovacchia, il Partito Radicale organizzò un'azione nonviolenta simultanea in tutte le capitali dei paesi dell'Est contro la repressione della Primavera di Praga. Tra i partecipanti di allora vi fu anche Marco Pannella.
Riportiamo di seguito il testo del volantino diffuso a migliaia di copie nelle cassette postali di altrettante abitazioni. Forniremo successivamente ulteriori informazioni, e i dati relativi ai protagonisti dell'iniziativa.
1968-1988
PER LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA'
Cittadini cecoslovacchi, vent'anni fa i carri armati sovietici invadevano la Cecoslovacchia. Noi, militanti non violenti del partito radicale, di un partito transnazionale che rivendica il diritto ed anzi il dovere di ingerenza, che lotta per il diritto alla vita e la vita del diritto, per l'unità politica democratica di tutta l'Europa ( dell'Est e dell' Ovest), per la difesa dei diritti civili e dei diritti umani, dovunque siano soffocati, noi rifiutiamo che la democrazia e la libertà conoscano le frontiere, noi vogliamo che l'Europa non sia più tagliata in due, noi non dimentichiamo la primavera di Praga, che suscitò speranza per il mondo intero, non dimentichiamo le vittime della violenza travestita da "socialismo", non dimentichiamo Jan Palach. MA NON E' SUFFICIENTE RICORDARSI, come radicali, democratici, non violenti, affermatori idi coscienza, noi siamo oggi in Cecoslovacchia per reclamare con la nonviolenza più rigorosa la libertà per i nostri fratelli perseguitati; noi chiediamo il rispetto dei dirit
ti umani e civili fondamentali in Cecoslovacchia come in ogni paese dove essi non sono rispettati; noi chiediamo che il governo rispetti gli accordi di Helsinki che ha solennemente sottoscritto nel 1975. Noi chiediamo che tutti i prigionieri politici e tutti gli obiettori di coscienza imprigionati siano liberati immediatamente, chiediamo che le truppe sovietiche cessino l'occupazione militare della Cecoslovacchia. Esigiamo il pieno rispetto della libertà di stampa, di pensiero, di movimento, di associazione, di religione. Vent'anni dopo, nella nostra convinzione di nonviolenti, noi esprimiamo la nostra volontà : DEMOCRAZIA E LIBERTA' PER IL POPOLO CECOSLOVACCO.
Noi siamo membri di un partito che, se voi lo decidete può oggi divenire anche il vostro come è già quello di decine di polacchi, di turchi, di francesi, di portoghesi, di spagnoli, di belgi, di russi, di africani oltre che di migliaia di italiani che lo costituiscono da anni.
INSIEME PER LA DEMOCRAZIA-LIBERTA' PER I PRIGIONIERI POLITICI-FUORI LE TRUPPE SOVIETICHE-DEMOCRAZIA, PACE, DIRITTI CIVILI.