Vogliamo ricordare come anche un impegno diretto e personale in Cecoslovacchia avrebbe e può avere una grande utilità. Quanto al governo italiano e ai partiti che lo compongono, il nostro invito
è quello di rinunciare al farisaismo che sul tema dei diritti umani connota la sua azione. I governi succedutisi da tre anni a questa parte sistematicamente e sfacciatamente tradiscono l'impegno -voluto con formale voto della Camera e relativo stanziamento di danaro- a costituire un'agenzia per i diritti umani, con sede presso la presidenza del Consiglio e con il compito di studiare iniziative di informazione alternativa per le vittime dell'autoritarismo, per i sudditi dei paesi totalitari. Le parole ipocrite si sprecano, i fatti non si vedono, persino la volontà della maggioranza della Camera italiana non è stata rispettata. Nel frattempo, per bocca di Jaruzelskj, l'Italia è uno dei primi partner d'affari per il governo polacco e si dicono e scrivono milioni di parole su Solidarnosc e su questo ventesimo anniversario del'68 di Praga. Ognuno insomma, celebra e fa vivere gli anniversari come vuole e può. Noi ci abbiamo umilmente provato a nostro modo, da radicali e da non violenti, vorremmo che il nostro Gove
rno- alla luce delle sue scelte concrete- almeno non si nascondesse dietro alibi e scuse inaccettabili.