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Agora' Agora - 1 settembre 1988
FRECCE TRICOLORI: "IL MINISTRO ZANONE O NON SA QUELLO CHE DICE O SA SOLO QUELLO CHE DICE LO STATO MAGGIORE; IN OGNI CASO LA COMMISSIONE DIFESA SI ESPRIMA SU QUESTI PUNTI.." DICHIARAZIONE DEL GENERALE AMBROGIO VIVIANI.

Roma, 1 settembre-N.R. Il generale Ambrogio Viviani, già comandante della Brigata Paracadutisti e capo del controspionaggio, ha oggi dichiarato:

"Non è facile, nel momento della perdita di cento vite umane, prendere in considerazione i vari aspetti della questione "Pattuglia Acrobatica", specie con riferimenti di carattere economico. Ma farlo, e in modo distaccato da quella demagogia da voltastomaco in questi giorni di moda, è indice sicuramente di serietà.

I punti essenziali, che in sintesi caratterizzano il problema e sui quali centrare ogni considerazione e decisione sono i seguenti:

a. La pattuglia acrobatica è uno strumento promozionale per il commercio delle armi e in particolare per la vendita di aerei privati privati MB339 (anche se in effetti ha fallito questo scopo avendo conquistato o "comprato" solo clienti del terzo mondo);

b. Essa soddisfa un superato senso di orgoglio nazionale nonché le esigenze di facciata necessarie a nascondere la indiscutibile situazione di inefficienza generale;

c. Il costo della pattuglia acrobatica, sicuramente enorme in proporzione al bilancio della Difesa e che sicuramente non ci sarà mai fatto conoscere con precisione, non ha un corrispondente rendimento in sicurezza (ammesso che la sicurezza dipenda dalla efficienza militare), poiché avvantaggia esigenze puramente esteriori a scapito delle reali esigenze addestrative degli altri reparti dell'aeronautica ad essa sacrificati per ore di volo, personale specializzato, mezzi e stanziamenti.

Sull'argomento rileviamo che il Ministro Zanone o non sa quello che dice oppure sa quello che dice lo Stato Maggiore; in ogni caso la commissione Difesa si esprima su questi punti.

Nessuno si sogna di mettere in discussione la bravura, il coraggio, la capacità professionale e il senso del dovere dei nostri piloti ma non si deve speculare su questo per continuare, come si fa con troppe bande musicali, sfilate, esercitazioni fasulle, soggiorni alpini, reparti sportivi, eccetera, eccetera eccetera, ad ingannare con storica continuità l'opinione pubblica sulla reale situazione delle nostre forze armate.

 
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