Roma 3 settembre - NR - Paola Banchini di "Confronto con l'Est" ha dichiarato alla nostra agenzia:" Lo storico polacco Adam Michnik, non ha ottenuto il permesso di venire in Italia per partecipare al simposio organizzato a Castel gandolfo dall'organizzazione francese "Fondazione per le scienze umane. Questa notizia viene riportata oggi dai giornali senza molti commenti.
E 'molto probabile che Michnik venga trattato dalle autorità più duramente di altri esponenti di Solidarnosc, come per esempio Geremek, in quanto Michnik fa capo a quella minoranza radicale contraria a qualsiasi compromesso con il potere.
Tale minoranza, costituita da operai dell'ultima generazione che non aveva perciò partecipato ai primi anni di lotta di Solidarnosc che portarono nell'80/81 ai "sedici mesi di semilibertà",avrebbe voluto continuare gli scioperi ad oltranza, fino allo scontro se necessario, per ottenere la vittoria, ossia la legalizzazione di Solidarnosc senza condizioni. Questa minoranza dura contesta a Walesa di non avere ottenuto niente di concreto, ma solo la promessa di tenere una "tavola rotonda" nelle prossime settimane e dunque non lo appoggia, al contrario della maggioranza dei lavoratori e del paese che é con Walesa ritenendo lo sciopero assolutamente controproducente. La situazione in Polonia é fluida ma calma. La Chiesa che per motivi storici e culturali ha un peso enorme e determinante non ha tanto un ruolo di mediazione, quanto di ricognizione e di ricerca per tentare di avvicinare le parti contrapposte: il potere e la società, quest'ultima molto più articolata e pluralistica di ciò che si ritiene in occidente.
Questo tentativo della Chiesa é in parte riuscito ed é stata avviata una strategia di compromesso".