Roma, 5 settembre - N.R. - La nomina di Sica ad Alto Commissario con poteri straordinari nella lotta alla mafia ha suscitato molte reazioni con prese di posizione contrapposte negli ambienti politici.
Alto Commissario si o no? "N.R." ha rivolto la domanda ai sindaci più direttamente interessati da questa decisione del governo. Registriamo oggi la risposta che hanno dato i primi cittadini dei comuni di Locri, Oppido Mamertina, Palmi e San Luca.
FRANCESCO CARNUCCIO, sindaco di Locri:
"Un alto Commissario non servirà a niente, così come non serve a niente l'impiego dell'esercito. Deve essere data priorità all'ordinario e non allo straordinario e cioè alle caserme che sono sguarnite, alle forze investigative che sono insufficienti e a non far mancare i mezzi e i fondi necessari per operare."
GIUSEPPE MITTICA, sindaco di Oppido Mamertina:
"Il Commissario farà la stessa fine degli altri che lo hanno preceduto. Per combattere la mafia occorre meno democrazia e meno garantismo. Tempo fa in questa zona tre marescialli dei carabinieri bastavano a tenere l'ordine. Quando c'era qualche delitto mettevano dentro duecento persone e la verità veniva fuori. Oggi se si arresta qualcuno viene subito liberato perché c'è troppo garantismo e troppa democrazia."
GAETANO BAIETTA, sindaco di Palmi:
"La nomina dell'Alto Commissario è un atto politicamente valido e dimostra la buona volontà del Governo anche se non sono molto convinto dell'efficacia di questa decisione.
ANGELO STRANGIO, sindaco di San Luca:
"Sono perplesso di fronte a questa nomina, intravedo molti rischi di degenerazione da un punto di vista delle garanzie costituzionali. Occorre pensare ad ovviare alle carenze e alle necessita' ordinarie . Anche l'impiego massiccio dell'esercito è un'inutile parata. San Luca è stata criminalizzata ingiustamente dalla stampa che ha descritto questa cittadina in modo orrendo.
Su questo ritorneremo dopo la relativa seduta del consiglio comunale del 9 settembre.
Nei prossimi giorni "NR" sentirà l'opinione di altri sindaci del Sud.