Varsavia,28 settembre - N.R. - La nomina di Mieczjslaw Rakowski va vista soprattutto in chiave di equilibrio interno al partito. Uomo legato a Jaruzelski, Rakowski rappresenta infatti anche una garanzia per l'ala conservatrice che teme la perdita del controllo, e perciò del potere,in una situazione sempre più fluida e sottoposta alle pressioni dell'opposizione.
Rakowski sembra anche una figura ambigua inviso ad alcuni leaders di Solidarnosc, compreso Walesa, per il suo atteggiamneto critico e sprezzante nei loro confronti negli anni dall'81 all'85 in cui era vice primo ministro, era inviso anche a Mosca, ai dirigenti sovietici, per il suo anticonformismo aperto alle istanze liberalizzanti nel processo di trasformazione del sistema comunista, all'insegna addirittura della socialdemocrazia.
E' un personaggio anche ambivalente. Duro e intransigente verso le frange anarchiche di Solidarnosc ( secondo lui romantiche, senza programma e senza preparazione) e contemporaneamente duttile, elastico e dotato di coraggio nell'assumere posizioni scomode.
Non è tanto importante il cambio di uomini, come dice anche Walesa, quanto l'indirizzo politico che verrà preso. Rakowski è coraggioso, intelligente e soprattutto molto ambizioso. E' l'unico comunque disposto a correre tutti i rischi in una situazione politica ed economica estremamente caotica e in alto mare.