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Agora' Agora - 4 ottobre 1988
ESPORTAZIONE ARMI: E' INADEGUATA LA LEGGE APPROVATA DALLA CAMERA. DIMINUISCE IL CONTROLLO SUL TRAFFICO D'ARMI E SI AGEVOLANO GLI INTRALLAZZI.
INIZIA DA OGGI LA COLLABORAZIONE A N.R. DI ANGELO DE FEO, GIA' CAPO DELLA II SEZIONE DEI SERVIZI SEGRETI MILITARI.

Roma, 4 ottobre - N.R. - Inizia da oggi la collaborazione fissa a "N.R." di Angelo De Feo, capitano di vascello in ausiliaria della Marina Militare, già capo della II sezione del R.S.(Ricerche Speciali) dei Servizi Segreti Militari(SID) che si interessava al rilascio delle licenze di esportazione nel settore degli armamenti.

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Nonostante le modifiche apportate, il testo della legge sull'esportazione del materiale militare, recentemente licenziato dal Comitato ristretto della Camera dei Deputati resta un'iniziativa essenzialmente promozionale, di chiara ispirazione industriale.

Dividendo le nazioni in affidabili e non affidabili e istituendo una sorta di corsia preferenziale in favore delle prime, si è di fatto abolito ogni controllo in quanto è provato, per vecchia esperienza, che questo tipo di merce, per raggiungere il committente, riesce sempre a trovare l'anello debole della catena.

Ciò accadrà avendo previsto, senza un preventivo serio accordo internazionale, la circolazione incontrollata delle merci nell'ambito della CEE, della NATO, dell'UEO e dei Paesi del Consiglio d'Europa, un complesso di circa 25 Stati.

Inoltre diminuendo il numero dei materiali soggetti a controllo(non vengono considerati i materiali strategici), legittimando l'asservimento dell'apparato militare e diplomatico agli interessi industriali (la strage di Ramstein e la tragedia di Abu Daby sono solo la parte emergente del fenomeno) e riconoscendo a chiare lettere il diritto alle tangenti, non si sono tenuti nel debito conto i riscontri emersi in materia in ambito giudiziario, sia per quanto attiene il connubio militare industriale,sia per quanto concerne le tangenti "per gli intermediari, per i governi(forse sarebbe stato meglio dire per gli uomini di governo), per i servizi segreti, ecc". E' quindi chiaro che nessuno ha la volontà e l'interesse a far cessare gli intrallazzi che in passato hanno permesso la cessione di centrali atomiche; di aerei di addestramento, trasformati dalla stessa ditta fornitrice, in aerei da combattimento; di apparecchiature avioportate in grado di forare le difese nazionali e NATO; di armi leggere, finite poi nelle m

ani della delinquenza comune e politica; nè a spezzare le connessioni esistenti fra il traffico delle armi e quello della droga, che vede accomunati politici, militari, imprenditori e delinquenza organizzata.

Se si pensa che negli anni '20 la maggiore colpa attribuita al fascismo fu quella di aver tradito i propri ideali per servire gli interessi degli agrari e del grande capitale, deve essere passata molta acqua, e non sempre limpida, sotto i ponti del nostro Paese, se oggi il partito socialista, che sostiene di rappresentare le classi lavoratrici, e il partito democristiano, che dice di dar voce e difendere gli ideali del mondo cattolico, sono entusiasticamente concordi nello svendere il loro patrimonio etico e culturale, e nel trasformare se stessi e lo Stato in rappresentanti dei signori della guerra e della morte.

 
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