INTERVENTO DI MASSIMO TEODORI.Roma, 5 ottobre-N.R. Massimo Teodori, primo firmatario della proposta radicale di inchiesta parlamentare su Cirillo, al termine della seduta della Commissione affari costituzionali, ha dichiarato:
"la I Commissione della Camera ha respinto le proposte di inchiesta sul caso Cirillo presentate da radicali e comunisti.
E' stato un segno della ostinata protervia democristiana, con i socialisti al seguito, per impedire che la Camera affronti il più torbido episodio dell'ultimo decennio, e quindi la dimostrazione che è proprio questo il 'peccato mortale' della DC, fonte continua di assassini e di menzogne di Stato e di partiti.
Ho affermato che più ancora delle dimissioni del ministro della malavita Gava, è necessario far luce sui nodi perversi che si sono intrecciati sul caso Cirillo. Se non lo si affronterà, facendo luce in sede istituzionale, una macchia indelebile continuerà a pesare sul paese, i poteri criminali continueranno ad essere legittimati e proseguirà la licenza di uccidere.
Rivolgo un appello ai deputati onesti affinché vi sia un sussulto di dignità in difesa delle prerogative del Parlamento allorché fra qualche settimana la proposta di inchiesta Cirillo andrà in aula, pur se con il parere negativo della Commissione".