Roma, 5 ottobre - N.R. - Emilio Vesce, deputato del gruppo Federalista Europeo, è il primo firmatario di un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio e ai Ministri degli Esteri e della Giustizia sulla drammatica vicenda di Silvia Baraldini, detenuta speciale negli Stati uniti, nonostante le sue gravissime condizioni di salute dovute ad un cancro dell'utero.
Questo il testo dell'interrogazione.
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Per sapere- premesso che:
-nuove ed allarmanti notizie giungono sullo stato di salute di Silvia Baraldini, attualmente detenuta nel padiglione chirurgico di Rochester;
-l'avvocato della Baraldini, Elizabeth Fink, rende noto che il secondo intervento a cui è stata sottoposta la sua assistita è stato molto più estensivo di quanto era stato comunicato in un primo momento: il carcinoma squamoso si era esteso sulle pareti dell'utero ed ha richiesto l'asportazione dell'utero, di tutte e due le ovaie, dei linfonodi compresi quelli paraortici. Le incisioni multiple ancora non si sono cicatrizzate e la Baraldini non ha potuto ancora essere sottoposta alle irradiazioni necessarie al suo caso.
-nel frattempo il Governo Federale ha reagito con procedura d'urgenza alla sentenza emessa dal giudice Parker, che dichiarava incostituzionale la detenzione della Baraldini nel carcere di Lexington e ne disponeva il trasferimento in un centro di detenzione comune, e nel suo appello il Dipartimento di Giustizia ha chiesto l'abrogazione della sentenza "in 30 giorni" ed ha disposto contemporaneamente una misura amministrativa che vieta l'immissione della Baraldini con altri detenuti;
-un'altra misura è stata disposta dallo stesso Dipartimento di Giustizia che ha abbassato il livello di sicurezza di tutte le altre carceri femminili ad eccezione di quello di Marianna in Florida, la cui costruzione è stata ultimata in questo mese e che sembrerebbe riprodurre tutte le condizioni "speciali" di quello di Lexington nel Kentucky e di conseguenza è chiaro l'intento di trasferire la Baraldini in questo nuovo centro di detenzione visto la sua classificazione di detenuta ad alto rischio che richiede un livello superiore di sicurezza;
1. Se no si ritenga che la decisione "amministrativa" del Dipartimento di Giustizia USA sia stata dettata da una sorta di spirito vendicativo nei confronti della Baraldini che ha dimostrato, tramite la sentenza del giudice Parker, l'esistenza di prigionieri politici negli Stati Uniti.
2.Come si intende agire per impedire il trasferimento della nostra connazionale, che già è stata costretta a sopportare, in un'unità detentiva "speciale" e affinché sia trasferita dove esistono strutture medico assistenziali adatte al trattamento dei pazienti affetti da cancro.
3.Infine, come già richiesto con l'ultima interrogazione presentata dal nostro gruppo sul caso Baraldini(3-01079), per sapere quanto tempo dovrà passare perché gli atti della Convenzione sul trasferimento delle persone condannate siano depositati presso la segreteria generale del Consiglio d'Europa, permettendo tra l'altro il rientro in Italia della Baraldini.