UN APPELLO CONTRO LE PAURE PRECONCETTE LANCIATO DA UN GRUPPO DI ABITANTI DEI PARIOLI.Roma, 19 ottobre - N.R. - Maurizio Caprara, giornalista; Roberta Colombo, ematologa; Roberto Giachetti, giornalista; Ivan Novelli, giornalista; Riccardo Barenghi, giornalista; Sabina Felici, interprete; Giovanna Palombelli, storica dell'Arte; Gianmaria Pisanelli, praticante procuratore; Maria Lepri, giornalista; Anna Verna, architetto: sono i primi firmatari di un appello che prende posizione sulle proteste che parte degli abitanti dei Parioli hanno espresso nei confronti della Caritas per la proposta di ospitare a Villa Glori i malati di AIDS,
Riportiamo di seguito il testo dell'appello.
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Non sappiamo se la scelta di ospitare a Villa Glori i malati di AIDS sia ottimale, speriamo che la commissione presieduta dal professor Aiuti si pronunci nella massima serenità sulle condizioni igienico-sanitarie del luogo. Riteniamo comunque grossolanamente cinica la reazione di una parte della popolazione dei Parioli contro l'iniziativa della Charitas. Intolleranza? Arroganza? Ignoranza dovuta alla disinformazione sull'AIDS di cui i ritardi dello Stato portano la responsabilità più grave?
All'origine della levata di scudi c'è un po' di tutto questo. Le paure preconcette e la salvaguardia dei propri privilegi prevalgono sulla possibilità di compiere (anzi, soltanto di non ostacolare) un atto umanitario. Fa impressione pensare a che cosa deve aver provato un malato di AIDS, in questi giorni, leggendo che la gente gli si rivolta contro come accade in certi paesi per i criminali mandati al confino. Anche sulla violenza delle parole occorrerebbe riflettere. E non sarebbe male se tante proteste, in una città piena di ospedali inefficienti, fossero dedicate a migliori cause.