Roma, 16 novembre - N.R. - Il segretario socialdemocratico Antonio Cariglia, intervistato oggi da Radio Radicale in merito alla candiatura di Marco Pannella a Commissario CEE, ha detto:
"Mi sono assunto la responsabilità, incontrando ieri il Presidente del Consiglio, di chiedergli come intende procedere alla nomina dei rappresentanti italiani nella Commissione di Bruxelles.
L'on. De Mita mi ha risposto che la legge affida a lui la responsabilità di fare le designazioni. Ho sostenuto allora che, come Presidente di un Governo di coalizione, deve tener conto delle valutazioni di ogni singolo partito in merito ai requisiti che devono avere i Commissari, e ho protestato perché mi è parso di capire che De Mita non intenda sottoporre ad una valutazione congiunta dei cinque partiti questa sua decisione, ed intenda invece ricavarla dai contatti con i singoli responsabili dei partiti. La mia protesta è stata molto ferma e decisa, senza volere con questo disconoscere il diritto dei due partiti maggiori della coalizione di fare le loro indicazioni. Ma farle al di fuori di una riunione della maggioranza mi pare grave, e il Presidente del Consiglio non avrebbe dovuto assumersela, a mio avviso. " L'on. Cariglia ha poi ribadito la contrarietà del PSDI e degli altri partiti laici della maggioranza alla riforma elettorale europea: "La proposta, sostenuta soprattutto dal PSI, di collegio unico na
zionale, vede la nostra più ferma opposizione, perché garantirebbe un indebito potere di ingerenza alle segreterie di partito nella determinazione degli eletti, inficiando le scelte degli elettori. Inoltre non si possono cambiare le regole a soli sei mesi delle elezioni." Ribadendo il sostegno da lui e dai segretari di PLI e PRI assicurato alla candidatura di Pannella a commissario CEE, Cariglia ha detto:
"Per fare l'Europa ci vuole competenza e un grande entusiasmo, e Pannella ha senza dubbio queste qualità. Fino ad oggi la presenza italiana a Bruxelles non è stata molto viva, abbiamo dato l'impressione di essere un po' ai margini della Commissione. Non prendere in considerazione una candidatura come quella di Pannella, un uomo che si è battuto a lungo e bene per l'unità europea e per la democrazia, sarebbe molto grave."