Roma, 25 novembre - N.R. - Il Procuratore della Repubblica di Firenze, Raffaello Cantagalli, ha richiesto al Presidente del Senato, per il tramite del Ministro di Grazia e Giustizia, l'autorizzazione a procedere nei confronti del senatore Federalista Europeo Ecologista Gianfranco Spadaccia per l'attività svolta dal CISA (Centro Informazioni, Sterilizzazioni ed Aborto) negli anni '70. Il CISA con il pieno supporto del Partito Radicale operava in quegli anni contro la piaga dell'aborto clandestino, in piena disobbedienza civile contro la penalizzazione che produceva ogni anno un rilevante numero di vittime soprattutto tra le donne meno abbienti.
La domanda di autorizzazione a procedere viene trasmessa al Parlamento per la seconda volta dopo che nel 1984 era stata respinta dalla Camera dei Deputati, della quale Spadaccia faceva parte nella precedente legislatura.
In essa si ribadiscono le responsabilità del senatore radicale nella costituzione e nell'attività del CISA "che faceva capo al Partito Radicale e inviava settimanalmente da tutta Italia un rilevante numero di donne che venivano sottoposte ad aborti" in un attrezzato ambulatorio medico di Firenze diretto dal ginecologo Giorgio Conciani.
Ricordiamo che per questa attività di disobbedienza civile furono arrestati tra gli altri, oltre a Gianfranco Spadaccia, Adele Faccio, Emma Bonino e lo stesso ginecologo Giorgio Conciani.