Roma, 5 dicembre - N.R.- Peppino Calderisi, presidente del gruppo Federalista Europeo, ha ieri dichiarato:
"La diversità di giudizio del "Popolo" tra titolo e contenuto dell'articolo dell'Unità che riferiva dell'interrogazione radicale e delle questioni poste in merito all'uso dei fondi del terremoto è quanto mai significativa.
Le polemiche di questi giorni non fanno che confermare la necessità di fare la massima luce sull'utilizzazione di una massa così ingente di denaro pubblico. Ci auguriamo che ne convengano anche il "Popolo" e la DC aderendo alle richieste di Commissione d'inchiesta proposte anche da forze politiche della maggioranza.
Del resto, l'uso e il rafforzamento degli strumenti di verifica e di controllo non è ritenuto da tutti il modo per superare l'utilizzazione consociativa del Parlamento e per riportare sia la maggioranza e che l'opposizione al proprio ruolo?
Quanto all'interrogazione, dato che solo il Giornale e l'Unità ne riferiscono il preciso contenuto, vogliamo ricordare alcune delle puntuali domande rivolte: se è vero che l'ispettore inviato dalla Banca d'Italia nel 1983, Saverio Antignani, è stato assunto come consulente della Banca Popolare dell'Irpinia, con un compenso molto più elevato; se e come è stato svolto il servizio ispettivo da parte della Banca d'Italia dopo la vicenda Antignani e se risponde al vero che tale servizio sia stato impedito o condizionato dalla prospettiva dell'"assunzione" degli ispettori da parte della banca irpina. Interrogativi che ci auguriamo anche "Il Popolo" ritenga meritevoli di risposta.