DICHIARAZIONE DEL RADICALE PAOLO PIETROSANTI, CHE ANNUNZIA BATTAGLIA.Roma, 6 dicembre 1988 - Paolo Pietrosanti -Consigliere federale del Partito radicale- ha oggi dichiarato:
"In primo luogo deve rivolgersi un appello alla stampa romana, perché faccia di questo caso un altra occasione di alto impegno civile. La notizia è grave: ad otto alberghi è stato perentoriamente intimato di far sloggiare entro il 20 dicembre i profughi lì ospitati; i profughi stessi potranno chiedere di essere trasferiti al campo di Capua. La gravità della notizia è notevole.
Intanto, non si capisce perché un provvedimento di questo genere è stato preso a stagione turistica conclusa. Ma poi, soprattutto, il provvedimento non tiene conto del fatto che moltissime famiglie hanno ormai ottenuto il visto per raggiungere i paesi di destinazione finale (Usa, Australia, Canada, ecc), alla volta dei quali partiranno entro pochissimi mesi, e che moltissimi sono i giovani che hanno già iniziato a Roma l'anno scolastico.
Ma questo, alla Direzione generale dei servizi civili del Viminale sembra non interessi.
Non è la prima volta che provvedimenti di questo genere vengono presi, che partono telegrammi, che si minaccia il reimpatrio.
Per lo più si è finora riusciti a far revocare decisioni tanto gravi per l'esistenza di molte persone, quanto ingiustificate e incomprensibili.
Il problema è che si continua a non ritenere esseri umani i profughi, si continua a considerarli individui di serie B, che possono subire ogni disagio, che non hanno diritti. Non è un caso, in un paese che mantiene la famigerata 'riserva geografica', quella norma che nella legge di ratifica della Convenzione di Ginevra consente ai soli cittadini dell'est europeo di ottenere lo status di rifugiato: forse perché hanno la pelle bianca.
NON DEMORDEREMO: QUESTO PROVVEDIMENTO VA RITIRATO SUBITO.
MA IL RUOLO DELLA STAMPA ROMANA SARA' -LO SPERIAMO, MA NE SIAMO CONVINTI- FONDAMENTALE."