Roma, 9 novembre-N.R- La dichiarazione del Coordinamento Nazionale Operatori Tossico-dipendenze:
Gli operatori dei servizi pubblici per le tossicodipendenze di tutta Italia, riuniti a Roma, presso l'Istituto superiore di Sanità, dichiarano il loro totale rifiuto dell'ipotesi di ricovero coatto dei tossicodipendenti che, già previsto dalla legge 685/75, si è dimostrato fallimentare. Minacciano quindi lo stato di agitazione se non verranno consultati in merito al nuovo progetto di legge di iniziativa governativa. Alla luce delle esperienze maturate in questi anni, affermano che la nuova legge deve tener conto delle mutate condizioni storiche sociali e culturali del fenomeno e, pertanto , ribadiscono
1) No alla segregazione del tossicodipendente, ultimo e più fragile anello della catena dei narcodollari.
2) No alla trasformazione degli operatori da terapeuti a "tutori dell'ordine pubblico".
3) Si ad una strategia di intervento centrata sulla prevenzione, indirizzando risorse e strutture a livello territoriale focalizzate sulla condizione giovanile.
4) Si al potenziamento ed alla qualificazione dei servizi territoriali che si avvalgano di equipes interdisciplinare capaci di attivare percorsi terapeutici e riabilitativi diversificati, con l'utilizzazione anche delle differenti comunità terapeutiche.
5) Si a sanzioni per le amministrazioni responsabili di gravi ritardi e inadempienze rispetto alla legislazioni già vigente in materia.
6) Si all'incremento di risorse in uomini e mezzi da destinare alle forze impegnate nella lotta al grande traffico.