COMUNICATO DEL COMITATO RADICALE UTENTI E CONSUMATORI.Roma, 20 gennaio-N.R.-A seguito della sorprendente sentenza con cui il TAR dell'Emilia Romagna non ha accolto il ricorso di tre cittadini contro la loro "schedatura" per non aver votato nelle elezioni politiche del 1987, il Comitato Radicale per i diritti degli Utenti e Consumatori ha emesso il seguente comunicato.
Ci risiamo. Periodicamente le cronache dei quotidiani riportano notizie di cittadini in qualche modo inquisiti a causa della loro scelta di non andare a votare. Vengono pubblicati gli elenchi dei reprobi. Qualcuno in passato li ha convocati affinché giustificassero i motivi della non partecipazione al voto. Le motivazioni prodotte a supporto dell'ordinanza del TAR fanno ricordare certi regimi dittatoriali.
Solo in questi paesi, come da noi, il voto non è un diritto, ma un dovere, anzi un obbligo. Per mettere fine a questo obbligo "partitocratico" basterebbe un atto legislativo. Cosa aspettano i nostri parlamentari.?