Roma,1 febbraio - N.R. - "Abbandono di incapaci", "interruzione di pubblico servizio": questi sono i reati ipotizzati a carico di alcune cooperative di taxi che rifiutano spesso di trasportare handicappati non deambulanti . L'esposto è stato presentato alla procura della Repubblica di Roma dalla signora Antonietta Mancini e controfirmato da Bruno Tescari nella sua qualità di vicesegretario della Lega Arcobaleno che si batte per i diritti degli anziani, degli handicappati e dei malati.
Secondo l'esposto, pervengono numerose segnalazioni di cooperative e di singoli tassisti che rifiutano con incredibili scuse il trasporto di handicappati malgrado che il Comune di Roma assicuri il rimborso del viaggio con gli appositi buoni.
Dice Tescari: "Il Comune spende per i buoni oltre due miliardi l'anno, denaro pubblico speso per assistenzialismo anzichè per dotare gli autobus di elevatori. E' ben vero che rimborsi alle cooperative taxi avvengono con grande ritardo ma ciò non giustifica l'abbandono in strada o in casa di chi non può camminare. Speriamo che ora la magistratura e lo stesso Comune di Roma nella persona dell'assessore ai servizi sociali Mazzocchi pongano fine allo sconcio".