Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 19 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Agora' Agora - 3 febbraio 1989
ABORTO: GIOVEDI' PROSSIMO AL SENATO L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE NEI CONFRONTI DI SPADACCIA PER LE INIZIATIVE DEL CENTRO ITALIANO STERILIZZAZIONE E ABORTO. LA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI CONTRARIA A CONCEDERLA, SPADACCIA RITIENE COMUNQUE UTILE ARRIVARE AL PROCESSO.

Roma, 3 febbraio - N.R. - Sarà discussa giovedì prossimo in Aula al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del senatore radicale Gianfranco Spadaccia per associazione a delinquere e aborto di donna consenziente. La richiesta si riferisce all'autodenuncia che Spadaccia ed altri radicali fecero, prima che la legge 194 fosse approvata al Parlamento, che per la loro attività nel CISA (Centro Informazione Sterilizzazione, Aborto). Lo stesso relatore, il comunista Correnti, ha ricordato nella sua relazione il senso dell'iniziativa di disobbedienza civile di Spadaccia e dell'intero partito radicale, contro norme ritenute superate ed ingenue perchè inapplicate ed inapplicabili. Nel chiedere che sia respinta la richiesta di autorizzazione a procedere, il relatore sostiene tra l'altro :"a parere di questa Giunta, la considerazione conclusiva deve reperirsi nel disposto dell'articolo 2, secondo comma, del codice penale. Attualmente l'aborto nei limiti stabiliti dalla legge n.194/1978, è fatto n

on più previsto come reato. Nè vale opporre che all'epoca dei fatti le pratiche abortive si realizzavano presso strutture private anzichè pubbliche, perchè (all'epoca) queste non esistevano. L'evidente insussistenza del reato ridonda in manifesta infondatezza che deve, in questa sede, reputarsi come "fumo persecutionis". La Giunta conseguentemente ha deliberato a maggioranza di proporre il diniego dell'autorizzazione a procedere". Spadaccia, che aveva richiesto alla Giunta di concedere l'autorizzazione a procedere, ha rilasciato la seguente dichiarazione:" Devo riconoscere che la tesi che il senatore Correnti propone al Senato nel chiedere che sia respinta l'autorizzazione a procedere in giudizio, è per la prima volta un'importante affermazione interpretativa della legge sull'aborto: tanto più importante perchè si tratta di un' interpretazione niente affatto automatica dal momento che i magistrati fiorentini non hanno ritenuto estinti i reati derivanti dalla nostra campagna e dalle nostre iniziative di disob

bedienza civile da cui prese le mosse - con tutti i suoi limiti - la successiva depenalizzazione dell'aborto. Proprio per questo, tuttavia, io continuo a ritenere che sarebbe bene che un pronunciamento avvenisse in sede processuale. Trovo che sia una vergogna che a distanza di tredici anni da quei fatti,l'azione penale continui a sussistere nei nostri confronti senza che il processo si sia mai tenuto".

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail