Roma, 10 febbraio - Nr - Intervento del senatore Marco Boato. "Per la seconda volta nel giro di appena tre giorni, il Parlamento é costretto dal Governo a votare sulla questione di fiducia imposta dal ministro Battaglia, rispetto al decreto legge su Montalto di Castro. Questa duplice, coatta fiducia, non é una vittoria, ma una sconfitta del Governo, non solo nei confronti delle opposizioni, ma anche rispetto al proprio programma originario e alle diversificate posizioni all'interno della maggioranza. Il ministro Battaglia impone non una "riconversione" della centrale di Montalto, ma la costruzione di una centrale gigantesca da 3300 megawatt, con tecnologie vecchie e superate, con un enorme aumento dell'inquinamento atmosferico in una zona che ha, a poche decine di chilometri, gli oltre 4000 mw prodotti dalla centrale di Civitavecchia, e con un gravissimo impatto ambientale. E tutto questo scavalcando illegalmente anche le competenze della Regione e degli Enti locali, in materia di procedure amministrative p
er la localizzazione. Lo stesso ministro Battaglia, in commissione Industria, ha dovuto ammettere che si tratta di una scelta del passato, "gigantismo" industriale in materia energetica, del tutto difforme dalle stesse scelte del Governo contenute nel nuovo piano energetico già all'esame del Parlamento. E tutto ciò usando il ricatto occupazionale, e quelli dell'Ansaldo e di altri settori dell'industria elettromeccanica. Si tratta non solo di una grave e pesante mediazione del potere legislativo del Parlamento ma anche di un rifiuto di tener conto sia delle proposte della commissione Spaventa, sia delle proposte tecnologicamente più avanzate ed ecologicamente più sicure, proposte da verdi, radicali, demoproletari, sinistra indipendente e comunisti.