Roma, 10 Febbraio - N.R.- La segreteria del Coordinamento Radicale Antiproibizionista ha diffuso oggi il seguente comunicato: "Secondo quanto riferiscono alcuni giornali, la segreteria della Lega Nazionale Antidroga, Piera Piatti, intervenuta ieri alla riunione del Movimento Unitario Volontari, ha affermato che è responsabilità del Coordinamento Radicale Antiproibizionista e di Marco Pannella, oltre che di Don Ciotti e Giancarlo Arnao, la violenza, la morte, la ferocia criminale che negli ultimi 10 anni hanno accompagnato l'enorme incremento del consumo di droga. Questo perché il CORA e Pannella pensano e propongono la legalizzazione delle droghe, ovvero il ritorno del loro commercio sotto il controllo dello Stato. Basterebbe il buonsenso a smentire la Piatti. O altrimenti l'esempio dei Paesi a noi vicini, per ragioni geografiche o culturali; che pur non essendo infestati da radicali né da preti sconsiderati, e pur servendosi delle medesime leggi proibizionistiche che vigono in Italia, aggravate dall'assenz
a di una norma umana e pragmatica come quella della "modica quantità", hanno visto ugualmente, se non di più, crescere consumo, morte, violenza, corruzione e mafia. Purtroppo l'irresponsabilità e il fanatismo muccioliniano di certe tesi rischia di alimentare nel nostro Paese, nonostante la loro palese inconsistenza, uno spirito illiberale che rende impossibile sempre di più l'unico intervento utile per stroncare sul nascere criminalità organizzata e comune, e offrire una via di uscita alle vittime della droga: intervento sanitario e sociale, possibile soltanto nell'ambito di leggi antiproibizioniste. Il craxismo muccioliniano e la legge Jervolino sono il frutto avvelenato di tanta superficialità".