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Agora' Agora - 15 febbraio 1989
DROGA: PSI. CORAGGIO SOCIALISTI. ROBERTO CASSOLA NON E' CERTAMENTE IL SOLO NEL PSI A PENSARE CHE LA STRADA INTRAPRESA DA CRAXI SULLA QUESTIONE DROGA SIA SBAGLIATA E CONTROPRODUCENTE. COMPAGNI SOCIALISTI, USCITE ALLO SCOPERTO!

Roma, 15 febbraio - N.R. - Marco Taradash, della segreteria del coordinamento radicale antiproibizionista, ha oggi commentato le notizie sullo scontro verbale avvenuto durante la riunione dei senatori socialisti sulla legge Craxi-Jervolino, che ha opposto il segretario PSI al senatore Roberto Cassola:

"Cassola ha detto cose assolutamente ragionevoli: che la strada della punizione e della repressione penale non porta da nessuna parte e che l'unica alternativa alla violenza, alla morte, alla disgregazione sociale legate oggi al fenomeno droga è quella antiproibizionista, con una scelta che dovrà essere compiuta sul piano internazionale, aggiungendo che da subito è necessario spezzare il mercato sulle droghe pesanti da quello di hashish e marijuana. Sono tesi sostenute oggi nel mondo, e anche in Italia, non da "lassisti e permissivi" come dice stupidamente Craxi dei radicali, ma da poliziotti, operatori sociali, medici, magistrati, uomini politici preoccupati dello sviluppo della criminalità organizzata, degli atti di violenza che sconvolgono le città e la vita di migliaia di persone, dalla emarginazione e esclusione progressiva di persone che avrebbero soltanto bisogno di assistenza e servizi sociali. La brutalità della replica di Craxi ("Hai fatto sapere quello che pensi ai tuoi elettori di Alessandria?")n

on toglie nulla alle argomentazione di Cassola, anche se spiega qualcosa sulle argomentazioni di Craxi. Sappiamo che nel PSI, se la voce di Cassola è ancora isolata, certamente non lo è il suo pensiero. Coraggio, compagni socialisti, contribuiamo insieme a ricreare le condizioni per un lavoro comune, come fu in passato su divorzio e giustizia, anche su una questione, come quella del proibizionismo sulla droga, che impegna insieme principi di libertà e capacità di governo delle situazioni e dei drammi sociali".

 
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