Roma, 20 febbraio - N.R. - Durante i lavori del XVIII Congresso della Democrazia Cristiana , in corso di svolgimento al Palaeur di Roma, Radio Radicale ha raccolto le seguenti dichiarazioni di esponenti democristiani:

BODRATO: "L'area laica è un'area che ha un ruolo, consistenza, ma anche molte contraddizioni. Forse è l'area che ne ha di più. Non so quanto queste dipendano dal passato e siano quindi conseguenza di un' inerzia, di antiche polemiche, e quanto invece dal fatto che si esprime in queste difficoltà ciò che cambia nella società. Credo che i partiti dell'area laica abbiano da definire una collocazione politica che trasformi queste convergenze tra tanti piccoli gruppi in una realtà politica più consistente e dinamica".

ROGNONI: "Tutti i tentativi volti a semplificare il quadro delle offerte di rappresentanza in questo paese sono giusti. Il numero dei partiti è assai elevato in questo paese. Nuove aggregazioni, nuovi accorpamenti, sono quindi in via di principio corretti e possono portare novità importanti nella geografia politica del paese e nel paese. E' importante però vedere quale sarà la politica di questa nuova aggregazione, quali potranno essere i rapporti tra DC e area laica. In questi quarant'anni il rapporto tra DC e repubblicani è sempre stato molto importante per l'evoluzione del sistema democratico del nostro paese.Noi non vogliamo interferire ma è augurabile un esito positivo di questo naturale processo di aggregazione."

PICCOLI: "La raccolta di forze sotto un laicismo di vecchio stampo non è tra le cose più egregie che si possano immaginare in un mondo che ormai si è profondamente trasformato. Se un'area laica si costituisce dovrebbe abbandonare le vecchie metodologie del laicismo (deleterio, inutile, vano e sbagliato) e approfondire alcuni temi che sono stati anche per il partito radicale estremamente importanti. Come non riconoscere al pr la sua spinta europeistica e l'efficacia delle tesi transnazionali di Marco Pannella?".