Roma, 20 febbraio - NR - Questo il testo della mozione approvata ieri a Strasburgo, al termine dei lavori del Consiglio federale del Pr:
"Il Consiglio federale del Partito radicale, riunito a Strasburgo dal 16 al 19 febbraio 1989:
udite le relazioni del Primo segretario e del Tesoriere, ne sottolinea la particolare importanza e li ringrazia, assieme al Presidente e alla Segreteria, per l'opera di quest'anno e di queste settimane che hanno costituito per il Consiglio un apporto prezioso anche per giungere alla presente risoluzione;
Il Consiglio federale del Partito radicale
-rilevato che il Primo Segretario e il Tesoriere hanno saputo proporre al Consiglio federale una effettiva possibilità di opzione per un progetto di formale chiusura e soprattutto di una conservazione istituzionale di una continuità dell'azione del Partito radicale, attraverso la creazione di una Fondazione cui il patrimonio del Pr sia affidato nel tentativo e nella speranza di nuove condizioni esterne per la ripresa o la rifondazione del Partito radicale;
-rilevato che il rinvio del 35· Congresso del Partito, dovuto al rifiuto delle autorità jugoslave di consentirne il libero svolgimento, ha determinato la necessità - anche per questa soluzione - dell'uso del finanziamento pubblico per il presente ed il successivo anno;
-rilevata l'importanza degli sviluppi sia della situazione politica italiana, sia - soprattutto - di quella dell'intera area che va dal Baltico, a nord, ai Balcani, a sud, in queste ultime settimane e mesi, oltre che dell'evolversi negativo del processo di formazione dell'Unione Europea;
-rilevata la sempre più manifesta forza - che appare insostituibile - delle idee, degli obiettivi, dei metodi, del contributo del Partito radicale per far fronte ai problemi del nostro tempo e della nostra società;
-rilevato che l'esistenza o no del Partito radicale può solamente essere determinata dalle scelte delle donne e degli uomini, dei cittadini, di decretarne, con l'iscrizione, il rilancio e la sempre maggior forza necessaria, o - altrimenti - la sua fine per mancanza delle risorse necessarie;
-rilevato che da molti anni, ormai, il Partito ha fatto tutto
quanto possibile ed immaginabile perchè questa nozione riuscisse a superare lo sbarramento di disinformazione che in Italia - e sempre più in molti altri paesi di "democrazia reale" - dovendo registrare invece una tendenza che minaccia di essere ormai conclusiva al restringersi di questa possibilità della gente di conoscere per scegliere e deliberare;
-rilevato che le "primavere" dei paesi del "comunismo reale" europeo - che stanno fiorendo con particolare forza in Ungheria, in Jugoslavia, specialmente in Slovenia, e anche in Polonia - stanno fiorendo con forza e con ritmi tali che i loro frutti possono divenire determinanti anche per l'avvenire dell'intera società europea, a seconda che costituiscano proposte e risposte nuove, di intransigente democrazia e di piena libertà, o di mero ritorno o ingresso nel vecchio e logoro mondo delle partitocrazie nazionali di ogni genere e ispirazione;
-considerando la necessità di stati di diritto, che difendano il diritto alla vita e la vita del diritto per vincere l'ignoranza, la malattia, la siccità e la fame, nel Sahel e in Africa;
Il Consiglio federale del Partito radicale prende atto della necessità logistica, e della fortissima opportunità politica di rinviare il 35· Congresso, onde anche esperire ogni tentativo necessario e possibile perchè si tenga in Ungheria, a Budapest, o in località vicina, come Vienna. Il Congresso dovrà essere concluso entro i primi giorni di maggio, e il Primo Segretario e il Tesoriere hanno ampio mandato di operare con tutti i mezzi possibili perchè sia possibile al maggior numero di radicali, vecchi e nuovi, di parteciparvi, in primo luogo agli iscritti italiani e a quelli residenti nelle vicinanze del luogo di tenuta del Congresso;
Il Consiglio federale sottolinea l'importanza della proposta avanzata dai deputati radicali al Parlamento europeo per la costituzione di un distretto politico europeo, sulla base delle tradizioni istituzionali federali - da insediarsi nel territorio compreso tra Strasburgo, Lussemburgo e Arlon - quale organica sede delle istituzioni delle Comunità; indica ai Gruppi parlamentari, d'intesa con il Partito, l'opportunità di sostenere tale proposta in sede politica e parlamentare;
Il Consiglio federale del Partito radicale delibera
a) il Partito radicale abbandona qualsiasi progetto di chiusura controllata e di prosecuzione sostanziale sotto altre forme della sua esistenza, e decide di impegnare ogni sua forza, senza riserve, nemmeno patrimoniali, nella proposizione del partito come mezzo utile e necessario il Europa, in Africa, ovunque nel mondo, agli obiettivi di diritto alla vita e di vita del diritto, per lo sviluppo, e non per la estinzione o per la degradazione definitiva del pianeta, dell'umanità, degli ideali di giustizia, libertà, tolleranza;
b) il Partito radicale, dopo aver rinunciato per oltre dieci anni al finanziamento pubblico delle sue strutture e attività, riversando a favore degli interessi generali le decine di miliardi, in valore attuale, ad esso assegnati, userà fino all'ultimo centesimo reperibile per consentire al massimo di persone di sceglierne e decretarne la forza o la fine, in particolare facendo sì che una informazione adeguata giunga al più presto, con estrema urgenza, ai cittadini dei paesi dell'est europeo, della Jugoslavia, del Sahel e di alcuni stati della Comunità europea;
c) il Partito radicale proporrà a base del suo 35· Congresso, nel quadro della proposta della Segreteria di un dibattito che consenta assunzioni di responsabilità e decisioni sugli Stati Uniti d'Europa, sui diritti umani, civili e politici, sulla lotta contro la politica nazionalistica degli stati interni ed esterni alla Comunità, in Europa non meno che in Africa o in America latina, la proposta del modello del Partito radicale (transnazionale e transpartito) quale quella del "partito nuovo", della nuova Resistenza, nonviolenta, ambientalista, garantista, laica, per la difesa e la conquista del diritto alla vita e della vita del diritto ovunque nel mondo. Su questa base sarà redatto e presentato, se possibile, al 35· Congresso un manifesto-appello o una solenne dichiarazione che sancisca i punti essenziali del "partito nuovo";
d) il Partito radicale indica, l'assoluta, vitale necessità di immediate iscrizioni, adesioni, per questi giorni, per queste settimane, al massimo entro alcuni mesi, ovunque, in Italia e fuori d'Italia, in particolare in Jugoslavia, in Ungheria, in Polonia, in Urss, in Cecoslovacchia, oltre che negli Stati della Comunità e in Burkina Faso e nel Sahel. Si tratta, lo si ribadisce, di una necessità vitale. Ciascuno si assuma quindi le conseguenti responsabilità, a cominciare dalle decine di migliaia di militanti dei diritti civili, di aderenti - per un anno o più anni, lontani o vicini - al Pr.