Bruxelles, 22 febbraio - N.R. - La presidenza spagnola del Consiglio dei Ministri della CEE ha presentato un progetto di conclusioni del prossimo Consiglio Ambiente riguardante la necessità di ridurre dell'85% la produzione ed il consumo dei CFC, fra le principali cause della diminuzione della fascia di ozono. La presidenza spagnola, tenuto conto anche dei recenti studi scientifici, ritiene insufficiente la riduzione della produzione e del consumo stabiliti dal protocollo di Montreal, ovvero una riduzione del 50% entro il 1999.
Il Parlamento Europeo si era pronunciato in materia, ed aveva adottato una proposta di regolamento in cui si stabiliva una riduzione del 30% entro il 1990, un ulteriore riduzione del 20% entro il 1993, per arrivare ad una riduzione globale dell'85% nel 1996. Ma i Ministri dell'Ambiente non avevano ritenuto la posizione del Parlamento Europeo, ed avevano accettato gli stessi livelli del Protocollo di Montreal.
Gli eurodeputati radicali avevano chiesto diminuzioni scalari, che arrivavano al 100% entro il 1997, ma le loro richieste erano state inascoltate, in quanto ritenute impraticabili.
Ora la proposta della Presidenza spagnola dà viceversa ragione alle tesi radicali, secondo le quali si deve ridurre il massimo ed il più velocemente possibile sia la produzione che l'uso dei CFC, principali distruttori della fascia di ozono.
Il Partito radicale non può che accogliere con estrema soddisfazione la proposta della Presidenza spagnola, e si augura che tale proposta sia accettata dal Consiglio Ambiente, che si riunirà il prossimo 2 marzo.