Roma, 23 febbraio - N.R. - Il Presidente del Gruppo Federalista Europeo, Peppino Calderisi, ha inviato una lettera al Presidente della Camera Nilde Iotti:

"Signor Presidente,

stanno ormai per trascorrere tre mesi dall'approvazione in prima lettura - all'unanimità - della legge costituzionale per l'indizione di un referendum sull'unità politica dell'Europa e sul conferimento di un mandato costituente al Parlamento Europeo che sarà eletto il prossimo 18 giugno. La proposta di legge costituzionale è stata infatti approvata dalla Camera il 14 dicembre e dal Senato il 20 dicembre.

Affinchè il referendum possa effettivamente tenersi, occorrono due condizioni: che la legge costituzionale sia approvata in via definitiva entro la fine di marzo - primi giorni di aprile e che sia raggiunto il quorum dei due terzi dei componenti delle Camere.

La proposta di legge potrebbe essere iscritta nel calendario dei lavori già mercoledì 15 marzo. Per organizzare la presenza dei deputati in Assemblea è però necessario che la data di votazione sia conosciuta con un congruo margine di tempo. Essendo fissato il calendario dei lavori fino al 9 marzo, è necessario calendizzare al più presto la proposta di legge costituzionale (il provvedimento, del resto, richiederà pochissimo tempo ai lavori dell'Aula).

Le chiedo pertanto di considerare la nostra richiesta di una apposita e urgente convocazione della Conferenza dei Capigruppo.

Questa esigenza, prospettata anche dal Presidente dell'Intergruppo Federalista Europeo, on. Diego Novelli, è stata da noi sottoposta a tutti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari".

In un'altra lettera, inviata da Calderisi e Teodori a tutti i Presidenti dei gruppi e ai capigruppo presso la Commissione Affari Costituzionali, viene inoltre proposta la presentazione comune del provvedimento di legge ordinaria contenente le norme di attuazione del referendum, provvedimento da discutere e approvare anch'esso con la massima urgenza.

Al riguardo Peppino Calderisi ha dichiarato: "Insieme al Movimento Federalista Europeo e all'Intergruppo parlamentare organizzeremo una campagna capillare, deputato per deputato, senatore per senatore, per sensibilizzarli sull'assoluta necessità della loro presenza al momento del voto. E' bene infatti che ciascun parlamentare sappia che per il mancato raggiungimento del quorum costituzionale dei 2/3 dei membri delle Camere comporterebbe l'impossibilità di tenere il referendum il 18 giugno insieme alle elezioni europee".